Le vicende che hanno interessato e “travolto” il Movimento 5 Stelle durante la presentazione della lista per le prossime amministrative necessitano di un chiarimento da parte mia, visto che sono stato “velatamente” tirato in ballo da “leoni da tastiera” fanta-attivisti ausonico-bizantini. Ebbene, alle scorse elezioni amministrative, quelle del 2016, chi si è prodigato a preparare la documentazione necessaria per la presentazione della lista M5S è stato il sottoscritto, in qualità di delegato di lista (supplente). Rammento che, per evitare problemi, le firme vennero raccolte su moduli stampati su fogli formato A3, piegati in due in modo da avere quattro facciate (la prima della quale con logo M5S, descrizione dello stesso, generalità dei candidati, ecc.). Ma siccome errare è umano e le precauzioni non sono mai troppe, la documentazione venne successivamente controllata ben due volte: da Domenico Russo (candidato consigliere M5S) e dal compianto Stanislao Acri (candidato sindaco M5S). Per dovere di cronaca devo riportare che, nonostante tutte le attenzioni prestate, al momento della consegna mancava la fotocopia della carta di identità del candidato sindaco, che venne tempestivamente consegnata prima delle ore 12 del sabato (carenza oltretutto sanabile anche successivamente). Non ci furono “problemi”! Tre anni fa, comunque, c’era un entusiasmo, un coinvolgimento e un ottimismo che in questi ultimi mesi non si è respirato. Dunque, perché racconto ciò? Perché quanto accaduto ha dell’incredibile e dare la colpa ai funzionari comunali, ipotizzando “un’induzione in errore”, anziché alla superficilità dei delegati di lista, denota una inaccettabile mancanza di assunzione di responsabilità, requisito fondamentale per un buon amministratore pubblico. Qualcuno potrebbe obiettare il perché non abbia dato una mano nel preparare la documentazione. Primo, perché non mi è stata richiesta; secondo, per lo stesso motivo per la quale non ho dato disponibilità alla candidatura a consigliere, motivo che Luigi Di Maio ha comunicato all’indomani delle regionali abruzzesi di febbraio: “È necessario arrivare sempre alle amministrative con un percorso che preveda un lavoro sul territorio fatto di incontri con categorie, mondo del sociale, con gli amministratori. Non improvvisando come a volte accade. Questo vuol dire pure che dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci.”
A mio giudizio il Movimento 5 Stelle per le amministrative 2019, nonostante 4 parlamentari, non era assolutamente pronto. Negli ultimi dodici mesi non c’è stato quel coinvolgimento che i cittadini reclamavano, coinvolgimento scemato definitivamente all’indomani della nota vicenda inerente il terzo megalotto della statale 106. Ma siccome ci si può sempre sbagliare, ero pronto a dare il mio contributo ad una eventuale lista M5S che rispecchiasse quanto auspicato dal capo politico.
Voglio concludere, sperando di non avervi annoiato, con un invito a tutti i cittadini della Città di Corigliano-Rossano: “Il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano, votate con convinzione chi ritenete possa degnamente rappresentarci.” Infine, in bocca al lupo a tutti i candidati (Comunicato stampa).