Corigliano-Rossano – La presa di posizione della minoranza contro Tonino Caracciolo si configura come un “colpo basso”. L’ex sindaco di Rossano è tra i patrocinatori di un documento antimafia insieme a partiti, movimenti, associazioni e organizzazioni sindacali tra i quali compaiono anche alcuni nominativi appartenenti alle stesse forze di opposizione. Caracciolo, accusato di essere presente nel Palazzo all’arrivo dei viceministri all’infrastrutture e per il Sud, era in Comune per far sottoscrivere il documento e consegnarlo alle rappresentanze parlamentari e di governo. «Ho consegnato il documento ai parlamentari e sono andato via – ha affermato Caracciolo- Che le forze di opposizione siano in malafede lo dimostra il fatto che molti di loro hanno sottoscritto quel documento ed hanno avuto immediata comunicazione della consegna sul gruppo whatsApp “Uniti si può” del quale fanno parte!». Caracciolo bolla tali atteggiamenti come “meschini” e ribadisce che l’obiettivo dell’organizzazione è anche quello di riuscire ad ottenere un incontro con il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra.