Fa bene il Sindaco Flavio Stasi a preoccuparsi di fondi PNRR, di SS 106, di Agenda Urbana e di nuove prospettive per guardare in grande al futuro della Città. Peccato però, che sul piano dell’ordinaria amministrazione e dei servizi base, a lui e al suo Esecutivo, la situazione continui a sfuggire di mano sin dal suo insediamento. Tra buche e rivoli di fogna da scansare, randagismo, interi quartieri e vicoli che vivono emergenze igienico-sanitarie mai risolte, il centro storico resta nel totale abbandono.
È quanto denuncia il consigliere comunale e provinciale dell’Udc Adele Olivo facendosi portavoce della situazione di degrado ormai insostenibile che solo chi non è abituato a girare per le strade, a confrontarsi e ad ascoltare i cittadini, può non vedere.
Così come fatto per gli sms delle quarantene – aggiunge – ci piacerebbe sapere il numero dei cittadini che dal suo insediamento ad oggi, ha ricevuto a Palazzo di Città; a quante problematiche lui o chi per lui ha offerto una soluzione.
Chi si rivolge agli uffici comunali per quello che può sembrare un piccolo intervento di manutenzione, come un tombino fuori posto, una perdita d’acqua o una fogna a cielo aperto – viene rimbalzato da resposanbile in responsabile, da operaio ad operaio. Passano le settimane, i mesi e gli anni e l’unica cosa che un cittadino può fare e rassegnarsi e convivere con il problema.
La fogna a cielo aperto nella discesa del quartiere San Giovanni è emblematica. Così come lo è l’emergenza igienico-sanitaria all’interno della camàra di Porta dell’Acqua. Dal 2019 i residenti continuano a denunciare, ricorrendo anche alla Procura della Repubblica, senza alcun intervento risolutivo da parte dell’Amministrazione Comunale: è un intero quartiere trasformato in discarica infrequentabile