A Rossano ha incontrato Antonino Fonsi, presidente locale Coldiretti, che con il direttore Gino Vulcano ha coinvolto l’operatrice nella visita della città del Codex e degli agriturismi locali. Particolare attenzione per l’icona dell’Achiropita custodita nella Cattedrale, perché a San Paolo la popolazione calabrese emigrata festeggia la Madonna come nella sua città originaria.
– Carolina, sei una personal traveller planner. Come definisci la tua figura professionale?
Organizzo viaggi ed eventi personalizzati come se fossi un consulente di viaggio, tenendo conto di tutte le condizioni poste dal viaggiatore: budget, con chi viaggia, cosa vuole vedere, quali esperienze vuole fare e, cosa essenziale, la personalità che lo contraddistingue. In base a questi elementi, studio il percorso ideale, prenotando i musei, gli hotel e i ristoranti, affinché il viaggiatore non debba preoccuparsi di nulla. Ma, prima di ciò, c’è una fase importante del mio piano: la preparazione alla partenza, ossia una presentazione dettagliata della storia, della cultura e dell’enogastronomia del luogo di destinazione, con video e letture specifiche. Ci tengo che il viaggiatore arrivi già preparato, così potrà gustare meglio ciò che vivrà.
– Hai lontane origini calabresi e sei venuta qui in Calabria per la prima volta. Qual è stato il tuo impatto con questa terra?
Sì, è la mia prima volta. E l’impatto è stato forte, perché non mi aspettavo una Regione tanto bella. La gente è molto ospitale e il cibo è eccellente, biologico. Le montagne che ho visitato, vicino a Morano Calabro, sono uno spettacolo che non tutti conoscono. Qui c’è di tutto, ci sono le terme, il mare, le città storiche, le feste tradizionali, c’è cultura, ci sono i tartufi (non lo sapevo!). È una regione completa a livello turistico ma è poco sfruttata rispetto alle sue potenzialità. Pertanto spero di contribuire a farla conoscere sempre di più.
– Hai intenzione di portare i tuoi viaggiatori brasiliani a scoprire la Calabria. Che cosa consiglierai principalmente di visitare?
Ovviamente le spiagge, perché ai brasiliani piace il mare, a cui unirò degli specifici itinerari di benessere. Ma sono strepitose anche le montagne, con i centri storici in cui si ritrovano cibo, natura e spiritualità.
– L’enogastronomia è un punto saliente del viaggio che proponi. Come pensi di inserirla nella costruzione dei tuoi tour?
La gente pensa che in Calabria ci sia solo il piccante, invece non è vero. L’ho capito venendo qui. C’è invece una grande varietà di cibo regionale molto caratteristica e salutare. Prodotti della terra e a Kilometro 0. I vini ad esempio non sono molto conosciuti ma hanno una qualità paragonabile a quella dei vini pregiati. Anche i dolci sono di tradizione e di grande qualità. La lavorazione dei alimenti se fatta rispettando specifiche regole è un processo elevato e da far conoscere. Punterò su tutto questo e farò in modo che i miei clienti vengano alla scoperta della ricchezza culinaria di tale regione.
In attesa di ricevere i numerosi turisti che l’operatrice Carolina riuscirà a portare sulle coste calabre, Coldiretti è soddisfatta per i rapporti che sta costruendo allo scopo di creare una rete turistica concreta e attiva per il territorio.