Consegnata la sedia a rotelle al paziente affetto da Parkinson dopo una lunga e articolata battaglia infarcita di burocratese, di attese e di mancate risposte. I vertici dell’Asp di Cosenza, dopo la diffusione della notizia dal nostro network, hanno preso in carico la pratica ed hanno risolto il problema. La moglie del paziente colpito dal Parkinson, Rosita Sangiovanni che si è direttamente relazionata con gli uffici, nel ringraziare chi si è prodigato per la soluzione del problema sottolinea che la «battaglia fatta è di principio. Gli invalidi, racconta, dovrebbero avere delle corsie preferenziali in tutto. Non sempre ci sono delle persone in casa che possono sostenere le persone con patologie degenerative».
Tanta la solidarietà espressa, anche attraverso il mondo social, nei confronti della famiglia interessata: «Della solidarietà non avevo dubbi, ma da sola non basta. A chi ha bisogno dico di rivolgersi all’associazionismo di categoria a cui spetta anche il compito di indagare quando si entra in contatto con questi uffici. Le lunghe liste d’attesa per malattie degenerative sono ingiustificabili. Per non parlare dell’ufficio protocollo relativamente alla certezza di vedersi confermate le date sin dall’inizio di una pratica. Non tutti i pazienti hanno una persona al loro fianco che possa aiutarli in queste procedure. Da qui la necessità di rendere efficienti gli uffici della pubblica amministrazione anche attraverso un processo di umanizzazione».