Primo passo falso per la giunta Stasi. Ieri in consiglio comunale viene meno il numero legale: all’appello mancano due consiglieri comunali di maggioranza, uno recuperato in extremis, l’altro impegnato fuori regione.
In soccorso giunge un rappresentante della minoranza, l’ex leghista Costantino Baffa che garantisce la regolarità della seduta. Il consiglio licenzia 23 punti all’ordine del giorno, su 31. Il resto sarà dibattuto in una prossima seduta. Ne è sorta una discussione circa la necessità di evitare convocazioni nei giorni festivi. E su questo è stato perentorio l’intervento del sindaco Flavio Stasi nei confronti dell’ufficio di presidenza e dei capigruppo consiliari. In agenda la presa d’atto di debiti fuori bilancio. Circa 10 milioni di euro provenienti da amministrazioni precedenti, a cui vanno aggiunti 16 milioni di euro sui rifiuti, 14 milioni di euro di energia elettrica, 10 milioni di euro di canoni idrici, unitamente ad altre voci come il consumo di energia elettrica, forniture gas, indennità di esproprio. Dai banchi dell’opposizione, l’ormai ex capogruppo del Pd Aldo Zagarese, prima di abbandonare i lavori ha puntato l’indice contro l’amministrazione comunale rea di avere consentito ad alcuni dirigenti comunali di aver commesso grossolani errori che meritano di essere attenzionati dalla Corte dei conti.