Un altro dato emerso è l’aspetto farraginoso della burocrazia, in particolare le ordinanze di quarantena e di revoca. Il primo provvedimento viene disposto dal Dipartimento di Prevenzione con comunicazione al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, che poi ha il compito di predisporre le ordinanze. Una volta firmate, le ordinanze vengono affidate al servizio notifiche del Comune con il compito di portarle ai diretti interessati. Il primo cittadino riferisce che il protocollo, l’intera filiera, ha contabilizzato oltre 10mila ordinanze di quarantena. E in questi giorni sono centinaia. Da qui la decisione di snellire il procedimento notificando gli atti alle persone interessante mediante l’indirizzo di posta elettronica.