Corigliano Rossano – Il sindaco Flavio Stasi poche ore fa ha firmato l’estensione del Centro Operativo Comunale della Protezione Civile, attivando altri servizi ed associazioni di volontari, mentre nello Spoke vanno avanti i lavori per il percorso COVID e per le postazioni, seppure con le difficoltà di una sanità in emergenza già prima del coronavirus. E’ quanto ha affermato dalla postazione social di Facebook nel corso del suo intervento di consuntivo serale. I Covid in città restano 8 ma aumentano le quarantene obbligatorie, più di 150. Alcuni sospetti covid di cui si attendono i risultati.
Ma in questi giorni dobbiamo metterlo in conto. Dovessero esserci altri casi, non dobbiamo spaventarci, dobbiamo essere preparati e dobbiamo semplicemente convincerci del fatto che #DobbiamoStareACasa. Perché nei prossimi giorni rileveremo i contagi avvenuti prima dei decreti d’emergenza del governo, delle ordinanze sindacali, prima che il Paese si rendesse conto di dover affrontare questa emergenza con misure drastiche.
I risultati dei sacrifici di oggi li raccoglieremo tra qualche settimana. Ma ora dobbiamo tenere duro, almeno un’altra settimana ancora. Lo so, spesso abbiamo la tentazione di uscire e trovare un pretesto, di andare a fare la spesa tre volte o uscire col cane cinque volte. E’ normale ma dobbiamo resistere.
Stiamo lavorando ad un’altra ulteriore ordinanza ed a nuovi strumenti per supportare la gente che sta a casa, anche per questo ho esteso il Centro Operativo Comunale. Per ora però è sempre super attivo lo sportello della solidarietà, ed è importante che ognuno faccia passa parola per fare arrivare ad anziani, persone con disabilità, ammalati ed in stato di bisogno il numero 0983356482. I volontari consegneranno a domicilio alimenti e farmaci a chi, pur avendo la tentazione di uscire come tutti quanti noi, non ha la possibilità di farlo.
Ma aldilà di ogni nuova ordinanza, che comunque ci sarà, ciò che conta è la nostra volontà. Dobbiamo combattere tutti insieme la nostra guerra contro il nemico invisibile, la nostra guerra di posizione, di nervi, la nostra guerra restando fermi. La nostra guerra armata di fiducia e di pazienza.
Sembrano due slogan, ma in realtà è una frase di senso compiuto: un’altra settimana restiamo a casa, ed andrà tutto bene».