Corigliano Rossano – Due squadre nella massima divisione dilettantica regionale e una in promozione. Ieri l’Olympic Rossanese allo stadio “Sant’Antonio” di Isola Capo Rizzuto ha avuto la meglio sulla Bovalinese dopo i supplementari. L’obiettivo “eccellenza” era già stato raggiunto dal Corigliano che ha vinto il campionato, mentre l’altra formazione del centro bizantino (la Rossanese) rimane in promozione. In epoca di città unica tre squadre in una stessa città potrebbero rappresentare, almeno sul piano teorico, un dispendio di energie e di risorse. Occorrerebbe sondare il terreno della disponibilità, ma si nutrono seri dubbi che tale processo possa vedere la luce in tempi brevi. I processi culturali, d’altronde, sono lunghi, articolati e complessi, soprattutto in tema di sport e di calcio in particolare. Un’unica squadra di una città di 80mila abitanti potrebbe ambire, con una società ampia ed allargata, a categorie professionistiche che mai lo jonio cosentino ha vissuto. Oggi è presto, anche perché le nostre realtà si distinguono per l’eccesso di litigiosità e individualismo, ma iniziare almeno a pensarci è di buono auspicio.