Nuovo appello al Governo nazionale e regionale, ma anche ai sindaci del territorio per riposizionare al centro delle priorità l’annosa questione della statale 106 jonica.
Nonostante il tempo poco clemente, la fiaccolata in ricordo di Luca Laudone, il 19enne morto sulla statale 106 jonico lo scorso anno, si è tenuta regolarmente. Familiari, amici, compagni di scuola, tutti insieme a rafforzare il sentimento di vicinanza dei confronti di un giovane apprezzato e stimato per la sua bontà d’animo. Presenti i genitori di Luca: Cosimo Laudone e Catia Curatolo. Tra i partecipanti il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi, il presidente dell’associazione Basta Vittime Leonardo Caligiuri, il responsabile del comitato scientifico centro studi e analisi e ricerca dell’O.d.V Fabio Pugliese, Don Pino Straface (delegato dal Vescovo Mons. Maurizio Aloise) e il parroco della chiesa di Maria SS. Immacolata Don Alfredo Pisani. Il monito è rivolto a tutte le istituzioni al fine di mettere in sicurezza una strada che conta un esercito di morti: nel solo nel 2022 sono state 27 le vittime (16 con meno di 45 anni), 12 delle quali in provincia di Cosenza, 6 in provincia di Crotone, 5 in provincia di Catanzaro e 4 in provincia di Reggio Calabria. Alcuni contenziosi condannano l’Anas per «corresponsabilità» rispetto alla competenza manutentiva. L’amarezza del papà di Luca, Cosimo Laudone secondo il quale la morte del figlio si sarebbe potuta evitare se solo in quel punto fossero stati posizionati i guardrail. Si chiede al Governo Meloni il vincolo dei tre miliardi di euro da destinare all’arteria.
Mano pesante del Responsabile Pugliese che si rivolge direttamente al Ministro Salvini affinché proceda, con apposito provvedimento, alla rimozione del commissario straordinario della statale 106 e degli attuali dirigenti della struttura territoriale di Anas. Si chiede giustizia sulla morte di Luca Laudone che perse il controllo della sua autovettura nello stesso punto in cui, 7 giorni prima, aveva perso il controllo un altro automobilista. «L’Anas Spa non solo non ha provveduto al ripristino del guardrail divelto ma ha posto dei new jersey in plastica completamente vuoti che, purtroppo, non sono riusciti a trattenere l’auto di Luca dal finire nel fossato accanto alla strada e, nel tragico impatto, il giovane 19enne ha perso la vita. L’Anas Spa subito dopo la morte di Luca ha ripristinato il guardrail in meno di una settimana mentre solo un mese fa ha effettuato i lavori di ripristino del manto stradale che versava in condizioni inenarrabili». Il sindaco Stasi ha parlato di “sciatteria” di alcuni organismi di Stato che di fronte a situazioni di alto rischio e pericolo affrontano le questioni con estrema superficialità. Ai sindaci del territorio, Basta vittime chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario monotematico aperto da tenere proprio sulla statale per dare vita a un momento di vera rottura con gli organi preposti. Una stoccata è stata riservata anche all’assessorato regionale che sul tema risulta «non pervenuto», dichiara Pugliese. I rappresentanti della chiesa Don Pino Straface e Don Alfredo Pisani si sono detti vicini alla famiglia e a quanti hanno perso i propri cari sulla strada della morte.