L’On. Sapia chiede l’immediata riapertura
Sul punto è intervenuto il deputato di “L’alternativa C’è” On. Francesco Sapia che invoca l’immediata riapertura del pronto soccorso coriglianese.«Non è ammissibile che lo si tenga chiuso per una settimana, perché tanto servirebbe, da quanto ho appreso da fonti ufficiali, per processare i tamponi eseguiti alle persone entrate in contatto con sanitari dello stesso Pronto soccorso, risultati positivi a Covid. Bisogna bilanciare le esigenze di tutela della salute, vista la pericolosità del Covid, con la necessità di non interrompere un servizio pubblico essenziale. Mi appello, quindi, al commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, perché, con la sua indubbia solerzia, intervenga al fine di accelerare i tempi di riapertura del Pronto soccorso di Corigliano. Come deputato, sto già lavorando ad emendamenti per l’assunzione di nuovo personale e ho già chiesto al governo la sospensione immediata dei vincoli assunzioni del Piano di rientro, che con la pandemia in atto non hanno alcuna ragione di esistere».
Gravi le ripercussioni sul presidio di Rossano
La sospensione delle attività del pronto soccorso grava il carico di lavoro, già di per sé pesante, del pronto soccorso di Rossano. Fonti sindacali fanno sapere che sarebbe stato auspicabile che il personale in forza al pronto soccorso di Corigliano, seppure momentaneamente, fosse dirottato sull’emergenza di Rossano e, invece, secondo quanto trapela pare sia stato spalmato nei reparti del “Guido Compagna”. A Rossano l’emergenza è in piena difficoltà. Occorre gestire pazienti che arrivano da tutto il territorio per patologie ordinarie e pazienti Covid collocati spesso in aree promiscue, un problema quest’ultimo con cui il personale sanitario ha da sempre convissuto. Ieri un nuovo caso è stato riscontrato nell’osservatorio di breve intensiva, mentre si affacciano sempre con più insistenza pazienti con problemi psichiatrici difficili da gestire in una fase in cui sussiste una congestione degli interventi.