La Sibaritide stretta nella morsa della malavita organizzata. Nella notte è stata data alle fiamme una nota azienda di soccorso stradale. Ingenti i danni. Mentre il 23enne che ha sparato al cugino, sotto interrogatorio ha confermato la tesi delle azioni persecutorie nei suoi confronti.
S’indaga a tutto campo attorno al maxi-incendio avvenuto nella notte in contrada Fabrizio tra le due aree urbane di Corigliano e di Rossano. Appare chiara la matrice dolosa. I malviventi hanno agito su una delle due officine meccaniche Socas, soccorso stradale (e deposito per la custodia giudiziari dei mezzi posti sotto sequestro), quella per l’appunto di contrada Fabrizio, l’altra invece è situata in contrada Sant’Irene nella zona del rossanese.
Secondo quanto emerge, le lingue di fuoco avrebbero colpito l’ala dell’officina dove erano parcheggiate più auto di grosse cilindrata da consegnare ai clienti ed andate completamente distrutte. Poi i danni alla struttura, e all’interno capannone. Ingenti i danni ancora da quantizzare. Sul posto si sono recati questa mattina i Nas e la Digos. Sentiti i proprietari e quanti possano avere visto qualcosa. Poco o nulla emerge circa i contenuti. La pista che si segue è quella estorsiva. Non è dato sapere se la struttura fosse dotata di sistema di videosorveglianza.