Corigliano Rossano, la città delle buche. Denuncia dei Salviniani

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Paolo Maria Lamenza

Dalla protesta alla proposta, la Lega esorta ancora una volta l’esecutivo ad essere operativi.

Non è solo Virginia Raggi a competere per il  grande  trofeo nazionale  “ Buche in Città” ed a concorrere per il primato  di incapacità amministrativa. Da sondaggi tra l’opinione pubblica,  pare che, suo grande competitor, sia  il  Sindaco della città di Corigliano Rossano. Eppure, lo stesso, ha impostato gran parte del programma elettorale sul decoro della nuova città, sull’ambiente, sul verde pubblico. A dir il vero, più di un anno di gestione commissariale, avevano favorito le linee programmatiche dell’attuale Sindaco Stasi, che , forte della sua “ambigua immagine apartitica”, non perdeva occasione per denunciare le deficienze amministrative ed organizzative di una macchina comunale ancorata solo sulla“manutenzione straordinaria”, sul “galleggiamento” gestionale.  Denuncio ancora una volta  pubblicamente, una situazione di allarmante pericolo che da due giorni permane in Schiavonea , in via degli aranci, traversa Abrigata, ove, le foto danno l’idea del baratro della gestione amministrativa.  Mi rendo conto che oggi, il compito degli amministratori degli enti locali è difficile e complicato, in quanto devono far fronte a gravi difficoltà finanziarie di bilancio che rendono complicata e disagevole l’attività della pubblica amministrazione, ma, sussistono da parte degli amministratori, delle responsabilità. Un Sindaco sa bene che nell’espletamento delle sue funzioni, per inadempienze, può andare incontro a responsabilità di natura penale e patrimoniale. Mi chiedo pertanto come può essere possibile pensare di gestire il patrimonio con tanta superficialità e faciloneria. Ho più volte ribadito l’emergenza del pessimo stato in cui versa il manto stradale della città, così come l’abbandono totale della pulizia dei canaloni di raccolta di acqua piovana. Le strade devono consentire il transito in assoluta sicurezza e tranquillità e deve essere consentita una adeguata visibilità della segnaletica orizzontale e verticale. Ho più volte denunciato che lo stato di incuria, nel caso della pulizia dei fossi e canaloni di drenaggio delle acque, costituisce un pericolo anche per l’igiene e la salute pubblica permettendo il proliferare di ratti , insetti nocivi e spesso carcasse di animali morti. Denuncio vibratamente una situazione di pericolo anche per i pedoni per la criticità in cui versano gran parte dei marciapiedi della città, sia in centro che in periferia, ricordando che la manutenzione degli stessi resta solo ed unicamente a carico del Comune in quanto area demaniale. Esorto ancora una volta a non restare passivi su problematiche che investono la sicurezza dei cittadini. Cosa fare? Bisogna immediatamente censire il territorio contrada per contrada, vicolo per vicolo,frazione per frazione. Redigere con massima urgenza un piano per il recupero del demanio stradale comunale, di marciapiedi e del ripristino della funzionalità di canaloni ed altre opere idrauliche, prevederne la spesa, approvare un “Piano di Interventi Straordinari “ con delibera di giunta. Sussiste anche una responsabilità politica da parte di una maggioranza che sostiene l’esecutivo. Una maggioranza è democraticamente eletta dal popolo, pertanto non può tradire il popolo nelle sue aspettative. Essere complici di questo scempio significa tradire le aspettative degli elettori, di chi ha sperato nel cambiamento.                                                                                              (Lega Salvini Premier – comunicato – Paolo Maria Lamenza)

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