Il sistema informatico lo ha localizzato l’ultima volta a Napoli nell’agosto scorso. Da allora si sono perse le tracce di Antonio Zangaro, 30enne, coriglianese, verso cui è ora attiva un’azione di ricerca interforze internazionale. Viveva in Germania con la famiglia dove lavorava nel sistema della ristorazione. L’appello accorato dei genitori di Antonio, Francesco Zangaro e Anna Maria Grillo, a chiunque possa dare un contribuito alle indagini e di segnalare al numero unico delle emergenze (112). Il giovane è maggiorenne e potrebbe essersi allontanato anche spontaneamente. L’assenza di un reato avrebbe inizialmente rallentato l’attività di ricerca della polizia tedesca datata agosto 2021.
« Il dato riconducibile all’assenza di reato è superato dalla legge 2012, ha affermato il legale di fiducia Antonio Pucci, secondo cui la scomparsa di una persona abilita un meccanismo che attiva tutte le forze dell’ordine dell’intera area dell’Unione Europea. L’ipotesi più accreditata è quella del coinvolgimento di una setta religiosa. La tesi è rafforzata da alcune immagini assunte dal cellulare e dal pc del giovane. È una delle piste su cui sono chiamati a indagare i carabinieri del reparto operativo di Corigliano Rossano dove, nelle ultime ore, è stata depositata una denuncia di scomparsa da parte della famiglia del giovane.