L’allattamento al seno è considerato un atto naturale istintivo. Spesso, però, accade che le mamme abbiano bisogno di aiuto e di sostegno soprattutto nelle fasi post-parto. Oggi più che mai questa pratica deve essere incentivata. Il tema è stato al centro di un dibattito organizzato dalla Fidapa sezione di Corigliano Calabro presso l’Oratorio salesiani, area urbana di Corigliano i cui lavori sono stati coordinati dalla presidente Giulia Amantea. Per Mimma Mignuoli, ostetrica e referente del Dipartimento regionale tutela della salute, «l’allattamento al seno dev’essere la norma biologica per la mamma e per il bambino ed influisce sull’intera società. Un bambino sano significa una società sana. Mai come in questo momento storico la sostenibilità ambientale è influenzata anche dall’allattamento biologico perché con esso si passa dal produttore di latte al consumatore. Pensiamo allo smaltimento delle tettarelle, delle scatole e tutto ciò che riguarda l’imballaggio. Il latte artificiale non è un latte, ma solo una formula artificiale sostitutiva.C’è da abbattere poi il falso mito sull’identikit della mamma che sceglie di allattare il proprio bambino. Oggi questa scelta viene fatta da donne con un livello culturale medio alto e che hanno frequentato corsi di accompagnamento alla nascita». La promozione dell’allattamento materno, in linea con le raccomandazioni Unicef e OMS, è un obiettivo di salute di grande importanza per la sanità pubblica. Su Cosenza, nel reparto di Neonatologia dell’Annunziata, è operativa dal 2007 la banca del latte umano. Lo scopo è quello di selezionare, raccogliere, conservare e distribuire il latte umano donato, da utilizzare per specifiche necessità mediche. In particolare per i neonati pretermine o affetti da patologie.
Il latte della donna, al pari di organi o tessuti umani, non può essere oggetto di commercializzazione: la donazione è gratuita e ne è garantita assolutamente la privacy. La sicurezza e la qualità del latte umano donato hanno la loro più idonea collocazione in un contesto che prevede la promozione, la protezione ed il sostegno dell’allattamento al seno anche nei neonati critici e pretermine. L’Italia è uno dei paesi più attivi in Europa, con ben 39 banche del latte. E anche in questo caso il nord è in avanti rispetto alle popolazioni del sud. L’allattamento non va mai interrotto per nessun motivo, anche nel caso di ricovero ospedaliero per la mamma o il neonato. La ginecologa Maddalena Avolio ricorda come «diverse statistiche abbiano dimostrato che più a lungo una mamma allatta il proprio bambino, più si riduce il rischio di sviluppo dell’obesità infantile. Vittoria Paletta, pediatra di famiglia dell’Asp di Cosenza, ha sottolineato come sia importante la fase di allattamento e le relazioni con l’obesità: «Conosciamo i benefici del latte materno a breve e lungo termine, e in molti casi viene ridotta la problematica del sovrappeso. Ma i vantaggi sono molteplici sia dal punto di vista fisico che psichico.