Io sono motociclista attivo ad un’età un po’ più avanti di quelli che vediamo in questa fotografia: non sono andato al motoraduno e non condivido l’organizzazione di un evento del genere in questo momento.
Capisco benissimo la frenesia di andare in giro la domenica in motocicletta, che pure io vivo, da appassionato motociclista, ma prima di ascoltare la voce dell’istinto, davanti ad un virus che non conosce confini, bisogna ascoltare la nostra ragione, che anche questi tanti ragazzi che si sono radunati sulla spiaggia posseggono.
I giovani, come ognuno di noi, devono ricordarsi che in questo momento ognuno di noi come si comporta è causa di salute o anche di contagio verso chi ci sta vicino e comunque gli assembramenti sono si o no vietati dalla legge?
E allora come mai questo raduno è stato autorizzato? Qui ci sono persone che vengono da lontano e che si ritrova o per un evento diciamo sportivo o comunque di divertimento e proprio nella commistione tra individui di luoghi diversi (esattamente come è avvenuto questa estate col turismo) aumentano i rischi di contagio. E in più come ben si vede mascherine pochissime.
Sono le autorità, il sindaco in primis, ma non solo, che hanno il potere di far rispettare le regole sensate, che per fortuna in questo paese ancora esistono.
E allora, caro Sindaco, mi permetto di suggerirLe che anziché dire sì a tutto e a tutti, è forse più indicato che eserciti il potere che ha per il quale l’abbiamo votata, compresa la tutela della salute nostra e dei nostri figli!
Ed eviti di far correre rischi inutili alla città che amministra. Le associazioni di motociclisti se vogliono organizzare gite o scampagnate l facciano nei modi giusti senza creare assembramenti come questo che è avvenuto stamani che è stato imposto alla ns. città. Lo fico da motociclista e da cittadino.
FABIO MENIN