Un gruppo determinato di genitori si è unito per garantire il futuro dei propri figli dislessici. Il motivo della loro preoccupazione è il recente trasferimento di una figura professionale presso l’hospice di Cassano, all’interno del servizio di neuropsichiatria infantile, un cambiamento che ha gettato un’ombra di incertezza sulle cure di cui i loro cari hanno bisogno. Questa comunità di genitori ha raccolto cento firme per manifestare il loro desiderio di mantenere questo prezioso supporto professionale. La loro voce è stata indirizzata ai vertici dell’ASP di Cosenza, agli organi competenti e al sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. L’importanza della figura professionale in questione è stata chiaramente evidenziata nel corso degli anni. La sua presenza è stata fondamentale per garantire cure specializzate e specifiche per i giovani pazienti affetti da dislessia, una condizione che richiede un approccio personalizzato e competente. Questo professionista ha dimostrato una dedizione e una competenza straordinarie nel fornire supporto e guida a questi bambini e alle loro famiglie.
Il trasferimento di questa figura professionale all’hospice di Cassano ha scatenato una serie di preoccupazioni tra i genitori. La prima e principale preoccupazione è la continuità delle cure. Senza l’apporto di questa figura professionale, i pazienti dislessici rischiano di perdere un importante punto di riferimento nella gestione della loro condizione. La dislessia richiede un trattamento costante e specifico, e qualsiasi interruzione potrebbe avere conseguenze negative sul progresso dei giovani pazienti.
Inoltre, i genitori sottolineano quanto sia difficile per i bambini affetti da dislessia instaurare un rapporto di fiducia con un nuovo professionista. Questa transizione potrebbe essere traumatica per i pazienti e potrebbe avere un impatto negativo sulla loro salute mentale e sulle loro prospettive future.
La petizione, che ha raccolto cento firme, è un segno di unità e determinazione da parte dei genitori. Essi ritengono che il bene dei loro figli debba sempre essere la priorità assoluta delle istituzioni sanitarie e delle autorità locali. La loro richiesta è stata inviata ai vertici dell’ASP di Cosenza, agli organi competenti e al sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi.
I genitori chiedono con forza che vengano prese in considerazione le loro preoccupazioni e che si faccia tutto il possibile per garantire la continuità delle cure di neuropsichiatria infantile di alta qualità per i bambini dislessici di Rossano e delle zone circostanti. Chiedono anche di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano il futuro del servizio, poiché nessuno conosce meglio di loro le esigenze dei loro figli.