Corigliano Rossano – Sabato 30 ottobre 2021, presso il suggestivo Salone degli Stemmi dell’Episcopio di Rossano, una rappresentanza della Sezione locale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani è stata accolta da S.E. Mons. Maurizio Aloise.
Si è trattato di un incontro molto intenso. La generosa accoglienza dell’Arcivescovo ha consentito a tutti i presenti di instaurare un dialogo all’insegna della spontaneità.
I giuristi cattolici del territorio, consapevoli del fondamentale ruolo della Diocesi nel percorso di crescita culturale e spirituale, hanno voluto presentare al nuovo Pastore il loro programma di lavoro per i prossimi mesi, oltre che sintetizzare gli esiti di una lunga attività.
Il compito di aprire la discussione è spettato alla Presidente Anna Lasso, la quale ha ripercorso alcune delle tappe più importanti della vita dell’associazione. La fase prepandemica è stata contrassegnata dalla realizzazione di numerose iniziative, volte a porre al centro dell’attenzione dei soci e dell’intero mondo delle professioni legali temi di grande interesse: la giustizia riparativa, i conflitti familiari e la tutela della prole, le nuove frontiere della genitorialità, il fine vita, la Carta fondamentale fra enunciazione di principi e applicabilità diretta delle norme costituzionali.
I tempi dell’emergenza sanitaria sono stati, invece, caratterizzati dalla meditazione, attraverso piattaforma digitale, sulle regole che governano l’esercizio delle funzioni pubbliche. Da questo punto di vista, il consulente ecclesiastico dell’UGCI, Don Piero Frizzarin, è instancabile nell’impegno di promuovere il contributo del giurista cattolico alla vita politica della comunità, specie nell’iter di realizzazione del progetto di fusione.
Mons. Aloise ha particolarmente apprezzato l’intento dell’UGCI di spendere energie in due settori chiave della società: il carcere e la scuola. L’Arcivescovo, reduce da un toccante incontro con i detenuti del penitenziario rossanese, ha manifestato tutta la Sua disponibilità a sostenere programmi di lavoro che vedano coinvolti carcerati e giovani. La concreta possibilità di reinserimento sociale e la consapevolezza della funzione rieducativa della pena, assieme all’indicazione della centralità dei diritti e dei doveri civici, costituiscono le linee direttrici lungo le quali si snoderanno i compiti educativi dell’associazione.
Il dibattito ha, poi, assunto una forma circolare. L’Avv. Francesco Tocci ha rammentato l’importanza del rapporto sinergico fra UGCI e Fondazione “Costantino Mortati”, soprattutto in una delicata fase politica come quella attuale; l’Avv. Giuseppe Tagliaferro ha sollecitato i presenti a promuovere la creazione di un Osservatorio per le politiche sociali, utile a monitorare i bisogni del territorio; l’Avv. Giuliano Giuliani ha stimolato la riflessione sulla rilevanza della vita associativa, quale opportunità di aggregazione ed impegno solidale; l’Avv. Nicola Candiano ha evidenziato le notevoli ambiguità culturali che accompagnano alcuni processi di riforma, in tempi nei quali servono, invece, autorevolezza e coraggio delle idee; l’Avv. Claudio Pisano ha posto l’accento sulla necessità di proporre ai ragazzi una più incisiva presenza nella comunità ecclesiale, perché è occasione di crescita e rinnovamento; l’Avv. Alfonso Petrone ha sottolineato la rilevanza dell’Azione cattolica, presupposto per una più consapevole partecipazione alle associazioni laicali; il Presidente onorario, Avv. Michele Marincolo, ha ricordato la lunga storia dell’UGCI nel territorio, auspicando che possa continuare ad essere un punto di riferimento per i giovani, chiamati a fare della professione legale il terreno di concretizzazione di principi e valori.
Le conclusioni di Mons. Maurizio Aloise, profondamente attento al contributo dei singoli soci intervenuti, hanno lasciato nell’UGCI la consapevolezza che l’associazione avrà, negli anni a seguire, un grande alleato, capace di indicare strade, di suggerire correttivi e di alimentare l’impegno a formarsi e a formare le nuove generazioni.
È salda la convinzione che l’Arcivescovo, già profondamente conscio delle grandi emergenze della nostra terra, contribuirà a dare all’UGCI un respiro nuovo.
Le parole di affetto e sostegno di Mons. Aloise non possono lasciare indifferenti, anzi esortano a mutare la rotta, soprattutto nella prospettiva di rigenerazione dell’associazione, obbligata, oggi più che mai, ad entrare nel sociale e a fare della competenza giuridica un punto di forza per il supporto alle persone deboli e meno tutelate (Comunicato stampa).