La maggioranza consiliare si oppone alla realizzazione di un progetto eco-compatibile di realizzazione di un impianto di produzione da digestione anaerobica con la finalità di produrre biometano e compost di qualità dallo smaltimento di rifiuti solidi urbani nella zona industriale di Schiavonea. I gruppi consiliari nel preannunziare che contrasteranno il progetto in tutte le sedi, parlano di un iter burocratico partito nella fase commissariale senza la partecipazione dell’amministrazione comunale. Si sono tenute «tre Conferenze dei Servizi nel primo quadrimestre del 2019, fatta eccezione per un riduttivo parere “ai soli fini urbanistici” prodotto nella prima di esse, si registra l’assenza totale della politica intesa come compagine ammnistrativa, Consiglio Comunale, rappresentanza diretta degli interessi dei cittadini, e delle associazioni e movimenti ambientalisti. Inoltre, senza nulla togliere alle buone caratteristiche tecniche-progettuali dell’impianto proposto dalla EcoRoss s.r.l, ed al valore ambientale in termini di sviluppo di energie rinnovabili e valorizzazione dei rifiuti, è necessario far rilevare tutta una serie di problematiche relative all’ubicazione dell’impianto ed al suo impatto ambientale, come già fatto rilevare in occasione della Commissione Ambiente». La maggioranza ritiene incompatibile tale insediamento con le finalità dell’agglomerato industriale poiché alcune attività non sono previste. Si contesta la distanza dell’impianto da centri e nuclei abitativi (ad esempio Torricella, Ricota Grande, Salice e Torre Voluta) e da importanti attività a vocazione turistica ed agroalimentare e impatta in maniera significativa sul traffico veicolare della statale 106.