Mi sono sempre e orgogliosamente dichiarato di centrodestra. Con altrettanta convinzione, sin dalla maggiore età ho militato in Forza Italia, partito che ho sempre ritenuto erede delle migliori tradizioni politiche del nostro paese: cattolica, liberale e riformista. Unica formazione politica in Italia da sempre ancorata alla famiglia dei popolari europei.
La prima tessera di partito la feci nel 2015. Era l’epoca del “patto del Nazareno”. La Meloni stava al 3%, Salvini urlava dai palchi di Pontida contro Berlusconi e Matteo Renzi depurava il PD dai comunisti, portandolo al 41%. Da allora, però, sono cambiate un po’ di cose, tante a dire il vero. Il partito di “centro liberale e popolare” l’ho visto sempre più schiacciato verso destra e sempre più attaccato, quasi in maniera ossessiva, ad un modello politico che ritengo superato dai fatti, appunto il centrodestra.
Il centrodestra, oggi, non è una coalizione politica ma un cartello elettorale tra forze disomogenee, che hanno stili, linguaggi, obiettivi e culture di governo non semplicemente diverse ma del tutto incompatibili, con l’aggravante che la componente oltranzista e populista sovrasta tutto il resto, in una misura tale da rendere il centrodestra impermeabile al voto moderato.
Non contesto il nuovo corso di Forza Italia, semplicemente non posso più condividerlo.
Per questa ragione ho inteso non rinnovare la tessera di partito nel 2022, con serenità e senza rancore alcuno: quando non si condivide più la linea politica del proprio partito bisogna avere il coraggio di fare un passo indietro.
Sono orgoglioso di questi anni di militanza, delle persone che nel frattempo ho conosciuto e delle esperienze grazie alle quali sono cresciuto, come uomo e come soggetto politico.
Io credo nella Politica. Credo che determinati valori non conoscano il logorio degli eventi e del tempo. Sin da ragazzino ho sempre manifestato a viso aperto le mie idee, anche affrontando il rischio dell’impopolarità. Perché in Politica bisogna avere il coraggio di non fare solo scelte popolari ma far diventare popolari le scelte giuste.
È esattamente con questo spirito che oggi aderisco ad Azione di Carlo Calenda: partito dichiaratamente liberal-socialista, moderato e che ha tutte le carte in regola per diventare presto il punto di riferimento principale dei moderati nel Paese.
Insieme a tutta la squadra di Azione, partendo da Corigliano-Rossano, proveremo a spezzare l’incantesimo che ci vede ostaggio del bipopulismo di destra e di sinistra, con una ricetta liberale, pragmatica e di buon senso.
Con coraggio e determinazione.
Mattia Salimbeni – Consigliere comunale
comunicato stampa