Il ritardo considerevole nell’approvazione del Documento, unitamente all’inattività degli istituti di partecipazione, mette anche in dubbio la legittimità della permanenza dell’Amministrazione Stasi, dando la possibilità a qualsiasi cittadino di richiedere la decadenza del Sindaco in carica, ex art. 70 Tuel. Come membri di minoranza della Commissione Statuto non comprendiamo quali possano essere gli impedimenti ostativi, che espongono la Città ad un alto rischio di commissariamento, sull’approvazione del testo all’interno dell’assise civica, tanto convintamente sostenuto dai Consiglieri Comunali di maggioranza. E’ inutile continuare a fare melina, durante i lavori della Commissione, nell’attesa che maturi l’interesse legittimo ma individuale di qualche Consigliere Comunale di opposizione. Il quadro è chiaro, distantissimo dall’interesse dei cittadini, lo si è già visto all’ultimo Consiglio Comunale.
Una Città, come Corigliano-Rossano, senza regole chiare e senza una ambiziosa visione politica-amministrativa futura e senza una maggioranza stabile non può definirsi tale e mettere in crisi tutta la sibaritide. I Sindaci dei comuni più piccoli limitrofi, infatti, si trovano orfani di una leadership importante che Corigliano-Rossano, volente o nolente, rappresenta.
È normale, oltre il Sindaco, viene messa in discussione tutta l’organizzazione cittadina da gruppi e spinte divisorie che ambiscono, per motivi clientelari, semplicemente a partecipare alla prossima competizione elettorale amministrativa. Tutta la responsabilità, per verità, è ascrivibile solo al Sindaco Stasi che al termine del Suo mandato amministrativo non è stato in grado ancora di dare alla Città un documento programmatico, ispiratore per le amministrazioni future, ben preciso che possa emancipare tutto l’arco ionico. Cosa vogliamo costruire per i nostri figli? Non lo sa neanche il nostro Sindaco.
Non possiamo attendere ancora sullo Statuto Comunale, siamo in ritardo rispetto qualsiasi percezione. Invitiamo, pertanto, il Presidente della Commissione Statuto, Isabella Monaco, ad accelerare immediatamente i lavori della Commissione per approvare il Testo prima del 25 dicembre.