Corigliano Rossano. Pirro Malena, discarica a cielo aperto. Faldone in procura

Pirro Malena

Corigliano Rossano – “Emergenza igienico-sanitaria in C.da Pirro Malena: una montagna di rifiuti provenienti dal territorio di Corigliano Scalo e Schiavonea. Una situazione non più gestibile con i normali interventi di bonifica. Unica soluzione è l’intervento della Magistratura e la severa repressione dei crimini ambientali”. A denunciare il rinvenimento di una vera e propria discarica a cielo aperto è il Responsabile del Procedimento Settore Rifiuti ex Comune di Rossano Pietro Altavilla, che ha inviato un nutrito faldone alla procura di Castrovillari e per conoscenza al Commissario Straordinario Città di Corigliano Rossano, al comando della polizia municipale, ai carabinieri forestali, alla capitaneria di porto, alla polizia provinciale.
“Sulla spiaggia di Contrada “Pirro Malena”, territorio di Rossano e a pochi metri dal mare, da anni persiste, nonostante innumerevoli interventi di bonifica a carico dell’ex Comune e con rilevante utilizzo di risorse pubbliche, una ormai “consolidata” grande discarica abusiva, con responsabilità di soggetti da sempre nella sicurezza di impunità.


Nonostante, di recente, siano state predisposte e messe in atto profonde e complete opere di bonifica, in collaborazione con “Ecoross srl”, si denuncia l’ennesimo rapido (in una sola settimana) e tranquillo riformarsi di un grosso deposito di rifiuti di ogni genere: ingombranti vari (frigoriferi, lavatrici, televisioni, mobili, materiale elettronico ecc…), RSU, alimenti e ortaggi, eternit, carcasse animali, pneumatici, inerti, rifiuti connessi ed origine da attività illecite quali demolizione e ristrutturazione edili, il più delle volte di emerso e regolare non c’è praticamente nulla, con tutta la filiera praticamente in nero.
Inoltre, da accurate verifiche effettuate da personale dell’Ufficio Ambiente dell’ex Comune di Rossano ed operatore “Ecoross srl”, è stato appurato, con assoluta certezza e documentazione agli atti, che il materiale inquinante, illegalmente depositato, proviene da soggetti residenti nel vicino territorio di Corigliano Scalo e Schiavonea.
Insomma un vero e proprio traffico ed abbandono di rifiuti da un Comune all’altro, senza una efficace o occasionale opera di vigilanza e repressione degli Organi preposti alla tutela del territorio e della salute dei cittadini.
L’area di riferimento, di alcune centinaia di mq, di rilevante presenza residenziale e turistica e la presenza di importanti corsi d’acqua, è, di fatto, sottoposta ad un vero e proprio degrado ambientale, con abbandono massivo di rifiuti tale da procurare il cambiamento dell’aspetto del territorio e della stessa democratica e pacifica vivibilità”.

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