«Queste pompe sono anni che lavorano a scartamento ridotto perché vetuste, dicono alcuni produttori, il consorzio ha omesso la manutenzione e la preparazione degli impianti in previsione della campagna di irrigazione 2021. Gli agricoltori stanno cercando di salvare almeno gli alberi da frutto portando acqua con cisterne e costruendo nuove condotte private lunghe chilometri per sopperire alla cattiva organizzazione del Consorzio di Bonifica». Spira aria di mobilitazione, gli imprenditori non escludono un esposto denuncia da depositare in Procura. Ingenti i danni subiti a causa dell’interruzione di un pubblico servizio per il quale i produttori versano i tributi. Chiesto l’intervento della Regione Calabria, in particolare dell’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo. Le zone colpite, inoltre, sono ulteriormente penalizzate per il fatto che non risultano esserci falde acquifere per alimentare i pozzi.