Gravi rischi igienico-sanitari
«Ho chiesto alla Polizia Locale di constatare la chiusura dell’impianto di Corigliano-Rossano con i mezzi della raccolta in fila ed ho dato indirizzo agli uffici preposti di procedere ad un esposto alla Procura della Repubblica per i gravi rischi igienico-sanitari causati da questa condotta. Temo sarà il primo di una lunga serie». L’amministratore entra a muso duro sulla vicenda sottolineando le difficoltà del sistema: «Nella provincia di Cosenza gli impianti di smaltimento disponibili sono solo quelli di Cassano e di San Giovanni in Fiore, insufficienti per recepire gli scarti degli impianti di trattamento di Corigliano-Rossano e Rende, e per questa ragione da settimane si lavora a soluzioni che prevedano lo smaltimento fuori regione, grazie alle quali negli ultimi giorni è stato possibile conferire le eccedenze. Purtroppo, ci avviamo ad un’altra estate senza certezze per la quale saranno necessarie misure straordinarie mentre le soluzioni a lungo termine tardano a concretizzarsi dal momento che, ogni qual volta si individuano i siti per realizzare nuovi impianti,subentrano interventi dal sapore elettorale ed interessi che puntualmente posticipano le opere». Il primo cittadino ha chiesto un incontro urgente, insieme agli altri sindaci dell’ambito, all’assessore regionale all’Ambiente De Caprio ed al Presidente ff della Giunta Spirlì, per ottenere provvedimenti urgenti che superino l’inaccettabile situazione attuale.