“Visti i tantissimi messaggi allarmati rispetto alla diffusione del covid-19 ritengo opportuno aggiornarvi direttamente tanto sui dati quanto sulle azioni che intraprenderemo.
In città continuiamo ad avere quasi 600 casi attivi. È un numero alto, probabilmente il più alto dall’inizio della pandemia, con un trend costante che misura quasi 200 nuovi concittadini positivi nell’ultima settimana.
A questo scenario contribuiscono i casi positivi causati nel focolaio interno ad una RSA cittaina di cui vi ho informato qualche giorno fa, che sono quasi 40 tra pazienti ed operatori. Sono in continuo contatto con il Dipartimento Prevenzione, a cui ho chiesto di monitorare con grande attenzione la situazione.
I minori attualmente positivi sono 65, di cui 20 fino a 9 anni, 23 dai 10 ai 14 anni, 22 da 15 a 17 anni.
Ormai passate le settimane di assestamento dalle festività natalizie, questa situazione richiede evidentemente delle ulteriori iniziative, alle quali stiamo lavorando da questa mattina, a partire dalla inibizione di piazze, piazzali e ville dai quali troppo spesso giungono segnalazioni di assembramenti, soprattutto di giovani.
Si tratterà di misure sofferte, che mai avrei voluto intraprendere, ma senza le quali il lavoro di controllo del territorio – che tantissimi concittadini chiedono – è praticamente impossibile. Così come ho avuto modo di spiegare in tante interviste, infatti, a differenza di quanto accaduto lo scorso marzo, le misure di contenimento attuali (a maglie molto larghe) rendono i controlli difficilissimi e poco efficaci con le risorse umane di cui dispongono tanto la Polizia Locale quanto le altre forze dell’ordine.
Per quanto riguarda le scuole, tantissimi genitori mi scrivono quotidianamente preoccupati. Con grande serenità e spirito di collaborazione istituzionale, continuo a pensare che le autorità preposte ad assumere determinate decisioni debbano essere i sindaci, gli unici ad avere contezza delle situazione, e credo che questo debba essere argomento di dibattito politico.
Ad ogni modo, come sapete mi sono assunto la responsabilità di emanare un’ordinanza, quella del 17 gennaio, per sospendere la didattica in presenza, nonostante il TAR si fosse già espresso sull’ordinanza di dicembre e consapevole del fatto che sarebbe potuta essere impugnata e sospesa. Credo che in certi momenti le istituzioni debbano dare prova di cuore oltre che di testa, di coraggio più che di calcolo.
Al momento però, nonostante la situazione difficile e la curva pandemica che non scende, dobbiamo cogliere la parte positiva di quanto accaduto, ovvero il ritorno dei nostri ragazzi tra i banchi di scuola, e l’Amministrazione Comunale, oltre a continuare lo screening sul personale scolastico, effettuerà tutti i controlli possibili per aumentare la sicurezza in alcune fasi delicate come l’uscita e l’ingresso.
Molti genitori mi hanno chiesto di applicare il “modello Puglia”, ovvero quello della didattica integrata. A tal proposito, insieme con l’Assessore Novellis avevamo chiesto già in autunno alla Regione Calabria di adoperarsi in tal senso, una richiesta che abbiamo ribadito anche insieme ad altri sindaci della provincia. Senza l’intervento della Regione, tale soluzione non può essere realizzata uniformemente anche per la necessità di ulteriori risorse umane.
In giornata vi aggiornerò rispetto alle misure intraprese. Nel frattempo, concittadini miei, è necessario che si torni a porre la massima attenzione in qualsiasi nostra azione quotidiana e che si rispettino scrupolosamente le misure di distanziamento e di sicurezza che sono le uniche in grado di fermare la diffusione di questo ignobile nemico invisibile. Tutti noi vogliamo tornare il prima possibile alla normalità ma non sarà facendo finta di nulla che raggiungeremo questo obiettivo”, il sindaco Flavio Stasi.