Si tratta di un provvedimento fondamentale che serve ad armonizzare le imposte di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria nelle due aree urbane di Corigliano e Rossano e che sostituisce totalmente i previgenti prelievi TOSAP ed ICP prevedendo una modifica rilevante in termini di classificazione dell’entrata non più di natura tributaria ma patrimoniale.
Con questo atto si regolano sia il procedimento di adozione e gli effetti del provvedimento di concessione o di autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico e per la diffusione di messaggi pubblicitari nel territorio del Comune di Corigliano-Rossano, sia l’applicazione del relativo canone e le esenzioni.
Si tratta di un regolamento unico in materia di tributi per tutto il territorio dopo il Regolamento generale delle Entrate – Regolamento IMU – Regolamento servizio idrico integrato – Regolamento imposta di soggiorno – Addizionale comunale Irpef, un altro fondamentale passo verso la convergenza tariffaria e tributaria prevista dalla fusione
Più in particolare il Canone Unico Patrimoniale riguarda:
– l’occupazione, anche abusiva, delle aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile degli enti e degli spazi soprastanti o sottostanti il suolo pubblico;
– la diffusione di messaggi pubblicitari, anche abusiva, mediante impianti installati su aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile degli enti, su beni privati laddove siano visibili da luogo pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale, ovvero all’esterno di veicoli adibiti a uso pubblico o a uso privato.
«Con il regolamento sul canone unico e le relative tariffe non solo abbiamo unificato la regolamentazione sul territorio comunale – ha commentato l’assessore al Bilancio, Giovanni Palermo – ma per espressa volontà politica abbiamo realizzato un obiettivo importante, non scontato: evitare l’aumento del prelievo per l’area Rossano ed ottenere un risparmio medio per l’area Corigliano di circa il 50% con punte del 78% nel caso delle aree mercatali. In materia di TARI anche quest’anno, per fronteggiare l’emergenza Covid-19, avremo come obiettivo di rinnovare la riduzione del 20 % della quota variabile del tributo per le utenze delle attività che continuano a subire gli effetti economici della pandemia. Inoltre, prevediamo l’uniformazione delle riduzioni ed esenzioni, come ad esempio l’introduzione della riduzione del 30% per le utenze domestiche e non domestiche ad uso stagionale/saltuario rendendo strutturale l’esenzione per le attività dei centri storici» (Comunicato stampa).