Convive nel terrore, picchiata, presa a calci e pugni e in una occasione finanche accoltellata dal coniuge. Subisce violenze fisiche e psichiche da oltre un decennio, ha sopportato per il bene del figlio, riferisce al nostro network, ma l’ultimo episodio avvenuto nel maggio scorso ha indotto la donna a chiedere aiuto agli uomini del commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano, prontamente intervenuti. E dopo avere assunto le prime informazioni, corroborate da testimonianze, i poliziotti sono riusciti a ricostruire un castello accusatorio tale da predisporre una misura cautelare di allontanamento nei confronti dell’uomo. La presunta vittima è catalogata come codice rosso, ma oggi ha paura e denuncia lo stato di isolamento e di solitudine in cui si trova, eccezion fatta per un parroco di fiducia che l’affianca e sostiene: «Dopo l’intervento della polizia prontamente intervenuta è calato il silenzio della magistratura a cui contesto la lentezza ai limiti dell’indifferenza.