Corigliano Rossano, volontariato estivo: un sostegno indispensabile per le persone con disabilità | VIDEO

Dal 2006, l’Associazione “Gocce nel Deserto” a Corigliano Rossano è una delle realtà tra le più significative di supporto nell’offrire assistenza a persone con disabilità psico-fisiche grazie all’impegno costante di numerosi volontari. L’associazione si occupa di soggetti con disturbi dello spettro autistico, sindrome di Down e altre condizioni di disagio e difficoltà. Il lavoro dei volontari è fondamentale, garantendo un sostegno ininterrotto anche durante i periodi estivi, quando molte altre strutture chiudono. L’associazione offre percorsi educativi personalizzati per bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), bisogni educativi speciali (BES) e ADHD, aiutandoli a migliorare il rendimento scolastico e sviluppare le proprie potenzialità. Grazie alla dedizione dei suoi volontari, “Gocce nel Deserto” non è solo un punto di riferimento per le famiglie, ma anche un simbolo di inclusione e supporto continuo, promuovendo un’assistenza a 360 gradi tutto l’anno.

Volontariato come crescita personale e impegno sociale

Marika Godino, volontaria presso l’Associazione Goccia nel Deserto, ha condiviso la sua esperienza nel mondo del volontariato, sottolineando l’importanza del contributo personale nella crescita e consapevolezza di sé stessi e delle realtà che ci circondano. Per Godino, fare volontariato significa entrare in contatto con situazioni difficili, arricchendo sia a livello umano che professionale. L’impegno di Goccia nel Deserto è spinto dal desiderio di fare la differenza e di partecipare a un progetto che possa aiutare persone in difficoltà, promuovendo temi come l’inclusione, l’accoglienza e l’integrazione. Godino ha evidenziato l’importanza del supporto personalizzato per le persone con disabilità psicofisica, sottolineando come ogni individuo abbia le proprie fragilità e punti di forza. Il volontariato, secondo lei, permette di valorizzare questi aspetti, creando un ambiente in cui le persone si sentano accolte e comprese. La relazione umana è stata indicata come l’esperienza più significativa nel percorso di Godino. Anche un semplice sguardo o un sorriso, costruiti su una base di fiducia e sincerità, possono ripagare gli sforzi di chi si dedica a queste attività, dimostrando che il volontariato, più che una fatica, è un’opportunità di crescita reciproca.

L’impegno di Rosanna Magno con l’Associazione Goccia nel Deserto

Rosanna Magno, educatrice e volontaria presso l’Associazione Goccia nel Deserto, ha condiviso la sua esperienza nel lavorare con persone con disabilità presso il Centro Educativo. Le attività quotidiane del centro sono attentamente pianificate e iniziano con l’accoglienza degli utenti, seguita da un risveglio muscolare e da una serie di laboratori personalizzati e di gruppo. Magno ha descritto come, durante l’estate, il volontariato assuma un valore aggiunto. Quando il centro si sposta al lido, la gioia degli utenti cresce: si sentono parte di un ambiente condiviso da tutti, piuttosto che limitati a un contesto dedicato esclusivamente a loro. Questo cambiamento d’ambiente influisce positivamente sul loro umore, rendendoli più reattivi e felici. Per Magno, fare volontariato a Corigliano Rossano significa impegnarsi attivamente per l’inclusione reale. Il suo lavoro con persone che hanno disabilità fisiche e motorie dimostra come, in un contesto adeguato, queste disabilità possano svanire, regalando un profondo arricchimento non solo agli utenti, ma anche ai volontari stessi. L’impegno di Magno rappresenta un contributo significativo per costruire una comunità più inclusiva e accogliente.

L’esperienza di Luigi Pontieri 

Luigi Pontieri, volontario dell’Associazione Goccia nel Deserto, racconta come le attività cambino tra il periodo estivo e quello invernale. Durante l’estate, i ragazzi che frequentano il centro beneficiano di spazi aperti e di un ambiente più sereno e rilassato. Il contatto con altre persone al lido favorisce l’interazione sociale e contribuisce a farli sentire più liberi e felici rispetto a quando sono confinati in una struttura. Pontieri si dedica principalmente ad attività sportive, come giochi con la palla e il gioco delle bocce, che stimolano il movimento e l’interazione tra i ragazzi. Nonostante il caldo estivo, Pontieri non avverte stanchezza, perché il sorriso e la felicità degli utenti sono una fonte costante di motivazione. Per lui, fare volontariato significa far parte di una famiglia, dove il rapporto diretto e personale con ogni ragazzo rende l’esperienza straordinaria e insostituibile.

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