Rispondendo alle sollecitazioni dei discendenti degli antichi ‘giostrai’ di origine sinti, oggi annoverati tra esercenti dello spettacolo viaggiante e specialmente provati dalla crisi esistenziale causata dalla pandemia da Covid 19 a tutto il settore dello spettacolo, andata a sommarsi, nel loro caso, alle difficoltà pregresse di un mestiere tradizionale al quale si deve riconoscere anche un’alta valenza culturale, regolato dall’ormai inadeguata Legge 337 del 1968, ho presentato una interrogazione a risposta scritta al Ministro competente al ramo, on. Franceschini, ma anche al titolare del dicastero del lavoro e delle politiche sociali, on. Catalfo. Ho chiesto loro se, in funzione dell’auspicabile ripartenza, non ritengano “necessario prevedere, per gli esercenti dello spettacolo viaggiante e dei piccoli luna park, oltre ad un reddito di sopravvivenza, anche una misura atta ad azzerare, una tantum, le irregolarità commesse in materia previdenziale e una liquidità immediata che consenta di fare fronte, oltre che agli inediti investimenti finalizzati a garantire sanificazione e distanziamento, alle spese fisse indispensabili al riavvio delle attività”. E ancora, allargando lo sguardo a problemi della categoria che non sono sorti con la crisi in atto, ho chiesto “se intendano attivarsi al fine di risolvere efficacemente il problema della carenza di aree di sosta attrezzate per accogliere le case mobili (in alcuni Paesi d’Europa sono previsti veri e propri quartieri d’inverno), lacuna che costringe molti esercenti dello spettacolo viaggiante a non sostare nel comune di residenza, mentre per chi voglia sottrarsi a tale oggettivo disagio abitativo, non ritengano di farsi promotori di un accesso facilitato all’edilizia popolare”.
Margherita Corrado (M5S Senato – Commissione cultura)