Nel corso di una perquisizione d’iniziativa eseguita presso un’abitazione sita tra viale Giacomo Mancini e via Popilia, i militari operanti hanno rinvenuto, all’interno di un armadio, circa 170 capi di abbigliamento, di varie marche, con ancora attaccati i cartellini e l’antitaccheggio. Il valore della merce ammonta a 8.000,00 euro circa.
La refurtiva, composta da vestiario proveniente da vari magazzini di corso Mazzini, è stata posta sotto sequestro in attesa di ulteriori accertamenti. Le indagini in corso sono volte alla ricostruzione dei furti che si sono consumati nei mesi scorsi nel capoluogo bruzio. Non si esclude che alcuni di essi possano essere stati asportati durante uno dei furti consumati con la tecnica della cosiddetta spaccata, fenomeno registrato mesi addietro in città.
L’operazione odierna si colloca in un quadro molto più ampio di contrasto ai reati predatori. Non più tardi di tre mesi fa, i Carabinieri della Compagnia di Cosenza avevano arrestato in flagranza di reato due persone che poco prima avevano sfondato con un’autovettura, la vetrina di un negozio del centro commerciale Metropolis, ed asportato dall’intero costosi capi d’abbigliamento. La notte dello scorso 20 luglio, erano stati tratti in arresto in flagranza di reato altre due persone fermate poco dopo aver consumato un furto in un bar, all’interno del quale avevano asportato il registratore di cassa. I due erano stati intercettati in una via limitrofa con ancora in mano gli arnesi utilizzati per lo scasso e la refurtiva. Da allora non si erano più registrati episodi di furti all’interno di esercizi commerciali nelle ore notturne, ma i Carabinieri della Compagnia bruzia non hanno mai smesso di indagare su tutti quelli consumati in passato. Il risultato odierno è anche il frutto dell’incessante e costante impegno messo in campo dall’Arma dei Carabinieri di Cosenza nella lotta alla microcriminalità a tutela degli interessi dei cittadini (Comunicato stampa).