Buon pomeriggio concittadini.
Da poco ho finito la ormai tristemente consueta riunione domenicale con il Dipartimento Prevenzione dell’azienda Sanitaria per analizzare i dati della settimana e focalizzare l’attenzione su eventuali ulteriori provvedimenti da intraprendere in relazione soprattutto alla didattica in presenza.
I dati purtroppo restano costanti. Negli ultimi cinque giorni in città abbiamo avuto 134 nuovi concittadini positivi. Nelle ultime ore è stato rilevato anche un focolaio all’interno di una RSA, presso la quale sono state già attivate tutte le procedure di sicurezza da parte dell’ufficio sanitario competente, con il quale mi sto sentendo costantemente, ovvero di separazione dei positivi dal resto degli ospiti e screening su tutta la struttura. Il tasso di positivi in città rispetto ai tamponi effettuati resta intorno al 20%, a fronte di circa il 10% della Calabria e del 7% complessivo nazionale.
Non sono migliorate le condizioni della settimana scorsa. Con questi dati non è mia intenzione far ricominciare la didattica in presenza, che quindi rimanderò con ordinanza di un’altra settimana: domani si continua con la didattica a distanza, fatta eccezione per alunni con disabilità e bisogni educativi speciali. Di pari passo si attiverà la refezione scolastica il prossimo lunedì, 25 gennaio.
Spieghiamo un po’ di cose. Nell’ultima settimana in tanti mi avete rivolto due domande molto diverse, ma che hanno la medesima risposta. Perchè non hai sospeso direttamente fino a fine mese, come hanno fatto altri colleghi? Perchè aspetti la domenica per comunicare la decisione? Proprio per l’importanza dell’argomento e per la voglia di uscire da questa fase oggettivamente brutta, ritengo doveroso fare una valutazione puntuale, con dati coerenti ed aggiornati, pertanto, di concerto col Dipartimento Prevenzione, effettuiamo l’analisi tra sabato sera e domenica mattina.
Come ho detto già per la settimana scorsa, è possibile che il mio provvedimento diventi oggetto di impugnativa al TAR, lo trovo del tutto legittimo. Del resto, rispetto all’ultima sentenza del TAR che si riferiva al mese di Dicembre, le condizioni contestuali sono drasticamente cambiate, purtroppo in peggio, sia in ambito regionale che in ambito locale.
Ho notizie di altri concittadini che paventano denunce varie presso la procura ordinaria, la corte dei conti e chi più ne ha più ne metta. Anche questo, ovviamente, è assolutamente legittimo e lo rispetto.
Capisco di cuore quei genitori che sono per la ripresa delle attività didattiche in presenza per consentire un percorso didattico normale ai propri figli, fatto di frequenza e socialità.
Tuttavia, nel ruolo in cui sono, sento il dovere di tentare primariamente di proteggere la mia comunità, dai bimbi fino agli anziani, dal grave pericolo rappresentato da questo maledetto contagio, perchè il periodo che stiamo vivendo e che nessuno ha scelto non è affatto normale. Me ne assumo in pieno la responsabilità.
Sento anche però il dovere di richiamare ancora una volta tutta la comunità al rispetto della normativa, al rispetto delle distanze, al corretto uso della mascherina. Continuo a ricevere segnalazioni di irresponsabili che agiscono come se nulla stia accadendo, che addirittura spariscono al passaggio dei controlli e si riassembrano dopo alcuni minuti. Si tratta di una minoranza che però mette in grave pericolo tutti, a partire da se stessi ed i propri cari.
Del resto, alla continua richiesta di maggiori controlli, persino questa mattina rispetto alle famiglie che si sono spostate per fare un salto sulla neve a Piana Caruso o Piana dei venti, si fronteggia col massimo impegno con la Polizia Locale, così come fanno tutte le altre forze dell’ordine. Tuttavia non si è nelle condizioni di controllare ogni angolo 24 ore su 24. Lo ripeto nuovamente: serve responsabilità collettiva, senza la quale non ci sono controlli che tengano.
Buona domenica.
Il sindaco