L’ORDINANZA
Il provvedimento si è reso necessario in seguito alla nota, trasmessa oggi, del dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, con la quale è stato comunicato che nel Comune di Acri, negli ultimi 14 giorni, «si è registrata una elevata incidenza di nuovi casi confermati, rispetto alla popolazione residente, con aumento di oltre l’86% concentratosi negli ultimi 7 giorni».
La nota rileva anche una situazione «particolarmente problematica a causa dei numerosi focolai distribuiti su tutto il territorio, di un decesso e di un cospicuo numero di soggetti per i quali è stato necessario il ricovero, alcuni con necessità di terapia intensiva, un quarto dei quali riguarda la fascia di età pediatrica».
Pertanto, tenendo conto che l’incidenza dei casi negli ultimi 7 e 14 giorni supera i valori individuati nel Dpcm del 2 marzo scorso, il dipartimento di Prevenzione ha sottolineato che «ricorrono le condizioni per l’adozione delle misure di mitigazione della diffusione epidemica nel territorio di Acri, mediante l’istituzione delle misure da “zona rossa”».
L’ordinanza stabilisce anche che il dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza «proceda al costante monitoraggio della situazione epidemiologica locale, segnalando tempestivamente all’Unità di crisi regionale, ogni variazione significativa intervenuta» (Comunicato stampa).