Sono tutti vaccinati con due dosi, ma alcuni hanno manifestato sintomi. Situazione costantemente monitorata dall’Azienda sanitaria. Intanto si rivedono le code ai drive-in predisposti per le attività di screening. Piano della Protezione civile per incrementare le vaccinazioni.
Sono 31 le positività acclarate in una Rsa di Bisignano, nel Cosentino. Hanno contratto il Covid 26 pazienti, di cui sei stanno manifestando sintomi, e cinque dipendenti per i quali è stata già disposta la quarantena. L’Asp monitora costantemente l’evoluzione del focolaio. Tutti i soggetti contagiati hanno ricevuto due dosi di vaccino, ma preoccupa l’età avanzata degli ospiti, in buona parte ottuagenari e quindi con difese immunitarie ridotte.
Coda per i tamponi
Intanto proseguono le attività di screening su tutto il territorio. Lunghe code questa mattina al drive in predisposto a Cosenza nei pressi della cittadella del volontariato, per il prelievo di campioni da inviare in laboratorio. L’ultimo bollettino ufficiale riferisce di una incidenza di tamponi positivi del 10,6 percento, più del doppio della media nazionale, e solo grazie al vaccino questi numeri non determinano per il momento il collasso delle strutture ospedaliere.
Proprio sul fronte delle vaccinazioni, la Protezione civile regionale, considerato l’incremento registrato nelle ultime ore sia di prime dosi, sia di richiami, oltre che dalla crescita di utenti che hanno maturato i requisiti per ricevere il booster, sta lavorando per garantire l’apertura dei centri vaccinali presenti sul territorio per più giorni alla settimana e per più ore al giorno, con l’obiettivo di arrivare alla somministrazione di almeno 4.500 dosi quotidiane. Mobilitate le associazioni di volontariato affinché possano supportare i sanitari nel garantire l’accesso dell’utenza senza assembramenti.
Più Moderna, meno Pfizer
Si registra tuttavia un problema di approvvigionamento del prodotto Pfizer, per cui molti utenti, presentandosi ai centri vaccinali, trovano disponibilità esclusiva del farmaco Moderna, manifestando un certo malumore. Sono entrambi vaccini a mRNA, con analoga efficacia. La differenza è relativa al dosaggio: lo Pfizer prevede una iniezione di 30 microgrammi in 0.3 millilitri di soluzione, il Moderna 50 microgrammi in 0.25 millilitri.
Tensostruttura riscaldata
Inoltre, al centro vaccinale di Cosenza, tornato pienamente efficiente dopo i problemi di fornitura elettrica lamentati nei giorni scorsi, e dove nella sola giornata di ieri mercoledì primo dicembre, sono state praticate quasi settecento iniezioni, sarà entro breve tempo montata una tensostruttura riscaldata per rendere meno disagevole l’attesa. In caso di afflusso sostenuto, le persone in coda potranno attendere il proprio turno riparati dalle intemperie ed in un ambiente sicuro e confortevole.
Sopralluogo congiunto
La tensostruttura sarà fornita dall’esercito. Questa mattina l’assessore di Palazzo dei Bruzi Maria Teresa De Marco e il dirigente medico Vincenzo Gaudio hanno accompagnato due bersaglieri della caserma Settino in Via degli Stadi per un sopralluogo. Infine, tutta l’area antistante sarà coperta da una pavimentazione di ghiaia e brecciolino per evitare la formazione di fango e pozzanghere.
di Salvatore Bruno fonte LACNEWS24