Nella sola giornata di ieri a Corigliano-Rossani si erano contati 58 casi, oggi ben 66 di cui 23 a Rossano e 43 a Corigliano. A darne notizia è il responsabile del servizio Igiene e Prevenzione dell’Asp di Cosenza Martino Rizzo che parla di situazione problematica: «Oggi nuovo record, con 241 casi, ma anche sullo Ionio abbiamo battuto il record dall’inizio della pandemia, con 118 nuovi casi. È impressionante come numero assoluto perché effettivamente è il momento di stare attenti a tutto e a tutti, e , se potete, restate a casa, perché evitate occasioni di contagio. Come vi dicevo ieri, i casi accertati sono relativi a nuovi contagi, ma il numero è un po’ falsato perché comprende soggetti già consapevoli della loro positività e in quarantena, che avevano fatto i test antigenici 7-8 giorni addietro. Molti inoltre sono contatti stretti di questi casi, che era presumibile fossero positivi, ed oggi lo abbiamo accertato. L’importante comunque è che non ci siano sintomi gravi e non si debba ricorrere alle cure ospedaliere, in questo momento, molto sotto stress. Per quanto riguarda la distribuzione dei casi, oggi è stato risparmiato il basso ionio, mentre Corigliano-Rossano ne annota 66 (23 Rossano, 43 Corigliano). Esclusi i pochi casi di Vaccarizzo (1), Trebisacce (2), Villapiana (3), Montegiordano (1), Roseto (1), tutti da verificare, il prezzo più alto oggi lo paga Cassano, con 44 casi. Dico paga, volutamente, perché Cassano sembra stia scontando il mancato coinvolgimento nella prima fase della pandemia, quando è restato praticamente un comune covid-free. Non è che il virus stia trovando terreno libero per questo?
Tutto ciò, in questo momento, fa pensare all’eventualita’ della riapertura delle scuole in presenza. E questo dubbio è stato espresso al Sindaco di Corigliano-Rossano, che dovrà assumere la difficile decisione di contemperare le esigenze dei ragazzi e delle famiglie con quelle di ridurre al minimo la diffusione del contagio».