Cresce il clima di tensione a Villapiana in vista del Consiglio comunale programmato per martedì prossimo in cui si discuterà della realizzazione di un impianto di compostaggio a cui il sindaco Paolo Montalti ha manifestato interesse in sede di Ambito ottimale territoriale. Ma c’è chi esprime forte dissenso all’idea come il gruppo “Insieme per Villapiana” che ha eccepito anche l’orario di fissazione del consiglio ritenuto inadeguato al fine di consentire la partecipazione dei cittadini. «È questo il dialogo che si vuole costruire a Villapiana? Invieremo una comunicazione al Prefetto di Cosenza, affermano Luigi Bria, Maria Rosaria La Vitola e Domenico Filardi, chiedendo che venga rispettato il diritto di partecipazione dei cittadini all’assise consiliare e che si rispetti quanto previsto dal regolamento vigente e dello Statuto».
Il comitato spontaneo “No a Villapiana industria del rifiuto” invita la comunità a «compiere uno sforzo e ad essere presente in consiglio a tutela e per la difesa del territorio». L’appello è rivolto anche ai consiglieri comunali di «riflettere sulle loro posizioni che ad oggi appaiono del tutto accondiscendenti alle sconsiderate scelte di un sindaco non attento alle esigenze della popolazione. Abbiamo già condotto con una grande mobilitazione ed altrettanta civiltà una battaglia che ha sancito il No all’ecodistretto, questa volta saremo li per esprimere un secco e definitivo No a Villapiana industria del rifiuto». L’argomento è stato motivo di scontro politico tra dimissioni e spaccature interne ai partiti, tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra. Si tratta di una comunità di circa 5mila abitanti, con sbalzi consistenti durante il periodo estivo. È sede di una piscina olimpionica, di Resort e insediamenti alberghieri di rango internazionale, ospita il centro polivalente con impianti sportivi e anfiteatro sede di concerti. Da qui la contrarietà all’opera.