Mio malgrado mi trovo a sottolineare che si tratta dell’ennesimo incontro sulla problematica della crisi idrica che sta attanagliando non solo gli agricoltori di Apollinara ma anche di Rossano e di tutto l’Alto e il Basso Jonio. Io stessa ho coinvolto sempre il Consorzio di bonifica e la Regione ottenendo soltanto promesse e nulla più. Soprattutto l’Ente consortile di Trebisacce risulta essere quello più refrattario a collaborare perché non ha mai dato seguito agli impegni presi. È dal 2018, anno della mia elezione in Parlamento, che organizzo incontri ad Apollinara e sulla crisi idrica ma il Consorzio mai nulla ha fatto realmente per risolvere questa atavica problematica. Anzi, in questo momento storico particolare, ci troviamo difronte a situazioni gravissime per quanto riguarda il problema irriguo. Basti pensare che in questa settimana si prevedono temperature oltre i 40 gradi e gli imprenditori agricoli sono in preallarme perché rischiano di vedere andare in fumo i loro raccolti e il lavoro di tutto un anno. Spero che, questa volta, ci siano dei riscontri a seguito di questo ennesimo incontro che si è tenuto ad Apollinara anche perché la crisi sta investendo altre aree di Rossano, l’intera Sibaritide e l’Alto Jonio.
Ci tengo a segnalare che, come emerso nei giorni scorsi, oltre al Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza, a gennaio arriveranno 400 milioni di euro per il nuovo Piano Invasi dei Consorzi di Bonifica, mentre è al vaglio della Corte dei Conti, il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che destina 228 milioni ad interventi di prevenzione idrogeologica. Ora c’è davvero la possibilità di intervenire e risolvere i problemi idrici. Monitorerò i fondi che arriveranno nelle nostre zone per capire che fine faranno veramente questi soldi e se c’è la volontà di risolvere questa situazione assurda per chi fa imprenditoria agricola e paga cartelle salatissime ai consorzi senza spesso ottenere nessun servizio.
Essendo, poi, la competenza dei consorzi della Regione, oltre ad una serie di interlocuzioni, nei mesi scorsi avevo avuto un incontro proprio con l’Assessore Gallo per parlare sia dei problemi idrici e sia delle centrali idroelettriche come quella del Cino dove, a seguito di una perizia da me commissionata, è accertato un prelievo irregolare dalle falde acquifere sotterranee del fiume che sta impoverendo tutta la zona e sta causando gravi problemi agli imprenditori. Anche in questo caso nessuno ha mai fatto nulla: né la regione e né il consorzio (che la gestisce). Se non si troverà una soluzione al più presto non resterà che andare in Procura e portare tutta la documentazione. Bisogna smetterla di giocare sulle spalle degli agricoltori.
Sen.ce Rosa Silvana Abate
Gruppo Misto
Capogruppo Commissioni “Questioni Regionali” e “Agricoltura”