Il crollo del viadotto della strada statale 177 Sila- Mare del comune di Longobucco dimostra che in quarant’anni di sprechi economici la politica e gli enti , hanno volutamente infranto l’opportunita’ al nostro territorio di sviluppare un turismo che puntasse alle aree interne quale risorsa da coadiuvare alle coste marine e alla cultura millenaria dei singoli comuni della valle del Trionto.
Tanto perche’ i cantierI aperti hanno consentito agli speculatori della politica e del denaro, per diversi decenni ,di tenere sotto scacco l’elettorato, che e’ rimasto aggrappato alle promesse di posti di lavoro ed al timore di non ricevere ricorso all’isolamento strutturale che ogni anno si e’ esteso sempre di piu’ nel borgo longobucchese,per la fragilita’ ambientale di tutta l’area del trionto ascritta ad alto rischio sismico ed idrogeologico . La natura ci aveva avvertito ed ha dimostrato di non tollerare menzogne e ingegneri che non si mettono al servizio dell’ambiente e dell’uomo. Il disastro e’ sotto gli occhi di tutti poiche’ il video del crollo del ponte ad occhio nudo fa vedere che si sfregiano milioni di euro ,spesi a carico della collettivita’ e distrugge il sogno iniziato gia’ negli anni 60 di congiungere l’orizzonte del mare alle vette dell’altopiano silano . La popolazione longobucchese e’ duramente provata e per le vicende giudiziarie che si accavallerannno vede archiviare la mitica strada sila-mare tra le tante incompiute opere italiane. Pertanto,la politica oggi piu’ che mai insieme alle istituzioni pubbliche, i rappresentanti di ogni partito ha il dovere di intervenire ed interagire sinergicamente per la ricostruzione ,tracciando subito tappe e tempi tempestivi di realizzazione dell’intera strada sila-mare. Questa e’ la linea politica di Italiaviva ,non e’ tempo di polemiche ,iperche’ tutta l’Italia come la Calabria e come Longobucco e’ a rischio idrogeologico e deve coordinarsi con il sentimento dei longobucchesi che e’ un popolo le cui narrazioni storiche millenarie lo hanno sempre posto avanti agli altri e merita politici utili. Gia’ Nel 2014 il governo Renzi aveva istituito un’apposita unita’ di missione della Presidenza del Consiglio “Italia Sicura” ,con il compito di coordinamento ,gestione ,interventi relativi alla gestione del rischio idrogeologico,poi invece disastrosamente smantellata dal governo Conte con l’art. 2 del D.L. 86/2018 che ha riportato le competenze dell’unita’ di missione della Presidenza del Consiglio, al Ministero dell’ambiente ITALIAVIVA DA MESI ribadisce ancora una volta che e’ necessario per la Calabria, dar vita a una unita’ di Missione “Calabria Sicura”per procedere, come precisato al presidente della Regione Occhiuto daL coordinatore provinciale Antonio De Masi, celermente contro il dissesto idrogeologico .
Caterina Urso – Responsabile Mezzogiorno coordinamento Italia viva Calabria