CROSIA. L’insorgere violento della crisi economica e le nuove regole imposte dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambienti, l’aumento spropositato dei costi delle materie prime e la costante emergenza rifiuti che continua ad affliggere la Calabria mettendo in ginocchio i territori, hanno messo i Comuni in serie difficoltà, non solo perché costretti a rimodulare e rivedere al rialzo le tariffe ma anche per le consequenziali criticità derivanti dal mancato introito delle imposte comunali per le oggettive difficoltà die cittadini a pagarle. Ecco perché, nel solco di una politica di gestione sempre attenta e oculata, è in corso un’ampia attività di riqualificazione del settore rifiuti che porterà l’Amministrazione comunale ad abbassare consistentemente, già dalla prossima annualità, la tariffa sui rifiuti.
È questo quanto emerso dall’incontro, tenutosi ieri nella Sala consiliare della Delegazione municipale di Mirto, tra l’Amministrazione comunali, gli uffici di settore, la società di riscossione e gli operatori commerciali del comune di Crosia. Un incontro molto partecipato e tenutosi in un clima di grande collaborazione.
L’aumento dei costi delle Tariffe a Crosia è in linea con gli aumenti e le difficoltà registratisi in tutti gli altri comuni calabresi. Non c’è stata alcuna speculazione da parte dell’Ente ma solo la necessità di dover garantire i servizi a fronte dell’aumento dei costi della scarsa capacità di riscossione che, purtroppo, si perpetua da decenni nella comunità traentina. A Proposito, in questi mesi, grazie al lavoro di Soget, abbiamo rintracciato 300 evasori totali che saranno messi a ruolo e che, dunque, inizieranno a pagare i servizi civici. Anche perché se paghiamo tutti, tutti paghiamo meno. Non solo. A questo va aggiunto l’inasprirsi dell’emergenza rifiuti regionale che nello scorso anno, senza che i Comuni potessero esprimere un loro parere a riguardo, ha portato ad un aumento esorbitante dei costi di smaltimento dei rifiuti il cui conferimento è avvenuto all’estero. Viaggi, questi, che sono stati addebitati indistintamente a carico degli enti locali senza distinzione alcuna tra realtà più o meno virtuose rispetto alle politiche per la differenziata.
Cosa fare? Ovviamente l’Amministrazione comunale non è rimasta impassibile alle giuste e comprensibili lamentele della cittadinanza. In queste settimane, infatti, si è a lavoro per razionalizzare e migliorare i servizi abbattendo ancora di più i costi. Ad esempio, l’aver avviato la seconda fase dell’imponente azione di riqualificazione energetica su tutto il territorio comunale ci consentirà da un lato di avere un territorio a basso consumo e dall’altro di risparmiare risorse da poter reinvestire sul capitolo dei rifiuti. Inoltre, siamo in attesa di un finanziamento extrabilancio, che l’Esecutivo è riuscito ad intercettare per incrementare e migliorare la raccolta differenziata, con la distribuzione di nuove compostiere, domestiche e di comunità, e la installazione di 5 isole ecologiche mobili. Questo ci consentirà di superare il 65% di quota differenziata che ci permetterà di abbattere ancora di più i costi di gestione dei rifiuti. Infine, a luglio andrà in scadenza il capitolato d’appalto per la gestione dei rifiuti. E anche in questo caso gli uffici stanno preparando una gara volta a mantenere alta la qualità dei servizi ma producendo un effettivo risparmio per l’ente che, quindi, già a partire dall’emissione delle prossime bollette garantirà un abbattimento di almeno un quarto del costo sull’imponibile.