Il giovane, originario di Rossano, nel 2021 a causa del caro bollette, decide di lasciare il suo laboratorio e di andare a lavorare Oltralpe. Ma dopo pochi mesi, torna sui propri passi: «Non volevo arrendermi, le Istituzioni però devono sostenere chi investe in questa regione»
Antonio Otranto, 23 anni, è un giovane pasticcere, costretto ad abbandonare la propria terra natìa a causa dei rincari dovuti alla guerra in Ucraina ma anche per la Pandemia. Non ce l’ha fatta con i costi e nel 2021 ha lasciato l’Italia per la Svizzera dove ha lavorato nel settore della ristorazione.
Ma il cordone ombelicale con la Calabria non si è rotto ed ecco che ha deciso di tornare a casa. «Circa 50mila euro di bollette da pagare, non ce l’ho fatta a reggere l’urto e sono dovuto emigrare all’estero, racconta Antonio, dove ho lavorato in un ristorante, ben remunerato e gratificato del lavoro che svolgevo.