Reggio Calabria, “In Terza Commissione Regionale Sanità abbiamo avuto modo di esaminare le modifiche che la Giunta regionale ha deciso di apportare al Regolamento n.22 del 2019, frutto di un’ampia concertazione con tutti i soggetti del settore sanitario, regolamento attuativo che ha permesso di consentire la piena applicazione in Calabria della Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Oggi, grazie alle modifiche proposte, questo regolamento potrà diventare pienamente operativo e pertanto il parere è stato decisamente positivo.
Le modifiche proposte vanno nella direzione di regolamentare un settore che per troppi anni è stato abbandonato a se stesso con l’obiettivo di passare da un sistema come quello attuale, fondato esclusivamente sulle strutture e sui servizi teritoriali, ad un più moderno welfare comunitario che abbia una visione più ampia di politiche sociali e non solo di servizi. Il principio di fondo è quello di allargare il concerto di servizi sociali non solo al sistema dei servizi socio assistenziali ma a tutti i servizi in generale. Al contempo bisogna implementare la prevenzione, come dichiarato dall’Assessore Staine durante la seduta di Commissione, e l’implementazione per l’integrazione socio-sanitaria per la quale sono stati investiti ben 20 milioni di euro.
Per la prima volta in Calabria sono già stati realizzati gli atti di programmazione a livello regionale, attraverso il Piano Sociale Regionale e, a livello territoriale, con i Piani di Zona, ma uno degli aspetti importanti è quello della possibilità, dal gennaio 2024, di costruire finalmente un nuovo piano sociale sanitario regionale che oltre a rappresentare l’esistente possa ragionare con una visione ampia e di prospettiva. Inoltre, con queste modifiche, slitta al 31 dicembre prossimo il termine ultimo di adeguamento delle strutture esistenti ai nuovi requisiti dal Regolamento n.22, dato che solo con queste modifiche vengono stabiliti in via definitiva i requisiti e vengono determinate le nuove tariffe che tengono conto dei costi effettivi legati ai requisiti professionali e organizzativi richiesti. Infine le modifiche ridefiniscono i criteri di compartecipazione da parte degli utenti, con esclusione dei redditi al di sotto di un valore ISEE di 9.360 euro.
Si tratta di un ulteriore passo avanti sulla via della riforma complessiva della sanità calabrese messa in atto dal Presidente Occhiuto, che con la sua azione riformatrice sta portando un settore che era in crisi a diventare funzionale, di qualità e più vicino alle esigenze dei cittadini”.
Così in una nota l’On. Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative.