La decima edizione di “Bosco in Musica” ha celebrato con successo il patrimonio naturale delle colline rossanesi e coriglianesi. L’evento, concepito per valorizzare le aree montane in fase di desertificazione, ha offerto una passeggiata notturna guidata nei boschi, permettendo ai partecipanti di esplorare e apprezzare la bellezza del territorio. La passeggiata, accompagnata da storie locali e aneddoti, ha messo in luce la ricchezza naturale della zona e l’importanza della sua preservazione. Federico Smurra, presidente della Proloco Rossano, si è soffermato sull’importanza di questi eventi: «L’organizzazione, con il supporto dell’amministrazione comunale, mira a valorizzare la parte alta, la montagna rossanese e coriglianese. Ci alterniamo ogni anno. L’obiettivo è l’ecosostenibilità e la valorizzazione delle risorse naturalistiche del nostro territorio, molto ricercate dai turisti. L’utenza risponde positivamente. Molti turisti ci hanno contattato per conoscere le attività in programma, dimostrando grande apprezzamento per questo tipo di manifestazioni». Questa manifestazione annuale non solo promuove il turismo ecologico, ma anche la consapevolezza sulla sostenibilità delle risorse montane. Maria Toscano, organizzatrice di “Bosco in Musica”, ha spiegato: «L’abbandono delle aree montane è un problema che cerchiamo di contrastare, poiché queste zone possono attrarre un turismo non solo stagionale, ma anche annuale. L’obiettivo è valorizzare il nostro patrimonio montano. Dieci anni fa siamo partiti dal Bosco dei Castagni e l’oasi dei giganti di Cozzo del Pesco, cambiando località ogni anno per promuovere diverse aree. Dopo la fusione, l’anno scorso abbiamo esteso le attività anche nel territorio di Corigliano, e continueremo su questa strada. Quest’anno abbiamo una sola tappa a Rossano, ma l’anno prossimo cercheremo di coinvolgere anche nuove località sul versante coriglianese».
La Toscano si sofferma sul perché ancora oggi si investe poco sulla montagna: «A mio avviso, sono ancora poco attrezzate: servono nuovi percorsi, investimenti in aree di sosta per camper e maggiori fondi da parte del comune, della provincia e della regione. Senza il supporto degli enti, tutto diventa più difficile». Lorenzo Cara, presidente del Club Trekking, ha evidenziato la straordinaria bellezza e la salubrità dell’entroterra rossanese, sollecitando le autorità locali a investire maggiormente in questa area. «Rossano possiede 2600 ettari di terreno boschivo, che insieme a quelli di Corigliano arrivano a circa 5000. Questo patrimonio variegato e con una vegetazione stupenda spesso rimane nascosto alla popolazione locale e ai turisti. È deprimente non poter mostrare queste meraviglie naturali», ha dichiarato Cara. Il Club Trekking si impegna da anni a promuovere il territorio, raccontando aneddoti storici e valorizzando la bellezza naturalistica della zona. Cara ha sottolineato la presenza di ruscelli e cascate che contrastano con la siccità e la scarsità d’acqua di altre regioni. «Ci rallegriamo quando vediamo video di bellezze naturali dal Trentino, dalla Valle D’Aosta, dalla Toscana e dal Lazio, ma noi abbiamo due parchi nazionali stupendi, il Parco Nazionale della Sila e il Parco Nazionale del Pollino, che dovremmo promuovere di più», ha aggiunto. L’ambientalista ha suggerito di visitare i castagni giganti e il bosco della macchia mediterranea, ideali anche per attività scolastiche. Cesare Renzo, comunità Slow Food, è anch’egli da tempo impegnato a mantenere in vita l’evento “Bosco in Musica” che, anche quest’anno, ha fatto registrare un buon numero di partecipanti. La serata si è conclusa con un concerto di musica popolare.