“I 5stelle, con l’avallo del ministro Grillo – afferma la deputata Pd – stanno infatti realizzando in Calabria una sanità a proprio uso e consumo. L’emblema della loro malafede è rappresentato dalla norma del decreto Calabria dedicata alla nomina dei vertici delle aziende, in cui si prevede l’assoluta discrezionalità e l’espressa possibilità di pescare al di fuori dell’albo nazionale, previsto dal decreto 171 del 2016 e che riguarda la formazione di un albo nazionale dei direttori generali al quale tutte le Regioni devono rivolgersi proprio per evitare arbitrii e connivenze politiche. E, badate bene, non è un caso che in forza del decreto già operativo, siano stati nominati sette commissari per le Aziende calabresi. Guarda caso, uno di quelli che non rientra nell’albo nazionale, l’on. Nesci lo definisce pubblicamente un suo collaboratore nelle sue battaglie contro la sanità calabrese. Altro che fuori la politica dalla sanità! Si è in presenza di una spacciata fidelizzazione delle nomine per la gestione della sanità” (Comunicato stampa).