Con una dotazione finanziaria di 500mila euro, a valere sull’azione 10.5.12 del Por Fesr Fse Calabria 2014/2020, l’invito intende finanziare programmi di intervento costituiti da progetti diretti al conferimento di assegni di ricerca volti a risolvere le criticità del sistema di depurazione del territorio regionale.
«GRANDI ASPETTATIVE»
«Finalmente – dichiara l’assessore regionale all’Istruzione, Università, Ricerca scientifica e Innovazione, Sandra Savaglio –, abbiamo raggiunto un risultato atteso da lungo tempo. La Regione Calabria offre i mezzi a tecnici e scienziati competenti, preparati dalle nostre università, che potranno applicare le loro conoscenze per arginare un problema atavico: l’inquinamento delle acque, mare e fiumi. Il problema dell’inquinamento dell’acqua in Calabria è molto complesso, ma non per questo bisogna desistere. Noi vogliamo affrontarlo in un modo nuovo e diverso, utilizzando le risorse umane che la Calabria ha e che spesso perde perché non le impiega nel modo giusto. Mi riferisco ai tanti giovani ricercatori che riempiono laboratori e centri di ricerca all’estero o in altre parti d’Italia, piuttosto che restare nella loro terra e farne un luogo migliore. Sono particolarmente contenta e ho grandi aspettative sui risultati di questa azione. Spero, anzi, sono sicura che i risultati arriveranno e anche in breve tempo».
Le domande dovranno essere inviate tramite pec all’indirizzo bandialtaformazione@pec.regione.calabria.it, entro le ore 12 del quindicesimo giorno dalla pubblicazione dell’Invito nel Bollettino ufficiale della Regione Calabria.
L’invito e la documentazione da allegare alla domanda sono consultabili sul link http://calabriaeuropa.regione.calabria.it/website/bando/444/index.html