Il Gruppo Donato Espedito, nella persona del suo amministratore Donato Espedito, ha incaricato lo studio legale dell’avvocato Ettore Zagarese, del Foro di Castrovillari, di procedere per l’attivazione di ogni opportuna iniziativa di risarcimento danni in relazione alla pubblicazione di alcuni articoli diffamatori. In particolare, quelli a firma dei giornalisti Umberto Zanichelli, Adriano Agatti e Anna Mangiarotti apparsi su ‘l’Informatore’ il 9 giugno 2016, su ‘la Provincia Pavese’ e su ‘Il Giorno’ nelle edizioni del 9 e del 10 giugno 2016. Si contesta che la cerimonia religiosa che doveva casualmente partire da via Isella, davanti all’abitazione di Donato Espedito, sia stata surrettiziamente spacciata per un inchino di omaggio mafioso alla sua persona, causando così enorme danno alla sua immagine e a quella del suo Gruppo.
Negli articoli oggetto di contestazione, si rintracciano espressioni e sintesi concettuali gravemente lesive dell’immagine e dell’onorabilità del Gruppo stesso.
Il valore indicativo dell’iniziativa risarcitoria per diffamazione a mezzo stampa ammonta a 10 milioni di euro.
Si sottolinea, inoltre, che il signor Espedito è persona estranea a qualunque congiunzione mafiosa e che il suo nome non emerge da alcuna propalazione dei vari collaboratori di giustizia. Lo stesso, non ha mai riportato condanne per associazione mafiosa né è mai stato inquisito per associazione mafiosa.
Le vicende personali e imprenditoriali dell’assistito raccontano di una vita semplice ed onesta, avulsa da attività illecite e/o andamenti sospetti. Risiede da oltre vent’anni nel comune di Gambolò, dove possiede un’impresa di pompe funebri, unica fonte di sostentamento della propria famiglia. Non vi è alcuna interposizione sodale e/o riconducibilità illecita a organizzazioni criminali, né tantomeno benefici di sorta. Cose che, del resto, mai la Procura antimafia ha ritenuto di contestare o nemmeno adombrare.
Per quanto finora detto, si chiede che la giustizia preservi l’onorabilità sua e del suo Gruppo.