Il procedimento, nato in seguito a querela di parte relativamente ad episodi verificatisi nel 2015 (con cui la parte offesa denunciava anche episodi di minaccia nei confronti di un proprio dipendente accusando altresì il 40enne di calunnia) ha fatto registrare una richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica alla quale la persona offesa ha proposto opposizione. Da qui l’udienza in camera di consiglio nel corso della quale gli avvocati Meles, nel difendere la posizione del proprio assistito, hanno avanzato richiesta di archiviazione. All’esito dell’udienza, il Gip ha disposto l’archiviazione del procedimento non ravvisando nelle condotte descritte dalla persona offesa alcun elemento idoneo a sostenere l’accusa in giudizio e non ravvisando in capo all’indagato nessuna ipotesi di reato. “Nel merito – affermano gli avvocati Provino Meles e Raffaele Meles – il GIP giustificava la condotta dell’indagato ritenendola lecita”.
Non si esclude che il quarantenne C.V. proceda a tutelare le proprie ragioni dinanzi all’Autorità Giudiziaria con richiesta risarcitoria.
(comunicato stampa)