Carissimi,
vi scrivo preoccupato per la situazione crescente di pericolo nel nostro territorio diocesano, a causa dell’aumento di casi Covid-19 che sempre più interessano fasce giovani della popolazione. L’istituzione di alcune zone rosse e la crescita esponenziale di casi nel territorio di Corigliano-Rossano, ci costringono a curare con maggiore scrupolosità quanto già facciamo con lodevole impegno di tutti. Pertanto avvicinandosi le festività pasquali e desiderando evitare paure e restrizioni indebite, visto che al momento le nostre chiese risultano essere zone sicure, torno a evidenziare quanto già comunicato dall’Ufficio Liturgico Diocesano per le celebrazioni della Settimana Santa, e ribadisco per tutti i nostri contesti le seguenti disposizioni:
– Ci si provveda di un termo scanner per verificare, prima dell’ingresso nelle chiese, la misurazione della temperatura corporea, che non può essere superiore ai 37,5°.
– Si richieda di indossare la mascherina, possibilmente la FF P2 o FF P3, oppure una di esse unita ad una chirurgica, ma si eviti la sola chirurgica non adeguata ad una protezione integrale. Essa deve coprire naso e bocca e non deve essere mai tolta per tutta la durata della permanenza in chiesa, tranne al momento della comunione, ma solo il tempo di porre in bocca la particola consacrata. Anche il cantore e noi presbiteri atteniamoci a questa indicazione in un periodo così duro e ricco di pericoli.
– Nelle chiese si rispetti il mantenimento della distanza fisica. All’esterno delle chiese, sia indicato in maniera chiara e visibile il numero di posti disponibili, che non debbono essere assolutamente superati.
– Si prediliga la comunione al posto ma se, per ricevere la comunione, i fedeli sono abituati a recarsi presso il luogo dove viene distribuita, si curi il distanziamento fisico di almeno un metro attraverso un servizio d’ordine.
– È necessario evitare, al termine delle celebrazioni, ogni forma di assembramento, dentro e fuori le chiese e si provveda ad una accurata e radicale sanificazione dell’ambiente.
– È obbligatorio igienizzarsi le mani quando si entra in chiesa e ogni qualvolta si venga a contatto con oggetti o superfici;
– Nella celebrazione delle esequie sono assolutamente vietati i cortei funebri, così come qualsiasi modalità di esprimere le condoglianze.
– È opportuno che ogni parrocchia si doti di un servizio d’ordine capace di collaborare per il sereno e ordinato andamento delle celebrazioni.
So bene che per molti queste sono indicazioni scontate, ma credo che la triste e dolorosa emergenza che stiamo vivendo non ci deve far ritenere nulla come scontato. Ravvivare la sensibilità di tutti ci permette di non abbassare la guardia e ci aiuta a suscitare maggiore rispetto e amore per la nostra e l’altrui vita.
Riconoscente per l’impegno profuso da ciascuno e con la gioia nel cuore per l’elezione del nuovo Arcivescovo, per il quale invito a pregare, mi congedo esprimendo sincera e forte gratitudine per le preghiere che si sono innalzate al cielo dalle vostre comunità per la mia salute e per tutti gli ammalati. Ad esse continuamente ho fatto e faccio corrispondere la mia intercessione orante per tutti con affetto di padre.
Vi benedico e a tutti auguro una feconda Settimana Santa.
S. E. Mons. Giuseppe Satriano
Amministratore Apostolico