MIRTO CROSIA. Sono trascorse due settimane dalla terza edizione di “Perduname – concerto di passione”, svoltosi lo scorso sabato 25 marzo 2023 presso la chiesa di San Francesco d’Assisi in Sorrento di Crosia.
Promosso dall’Accademia musicale Euphonìa e in collaborazione con l’Arcidiocesi di Rossano Cariati, ha riscosso successo non solo per la presenza di Don Marco Frisina – autore di numerosi canti liturgici conosciuti, fondatore e direttore del Coro della Diocesi di Roma – ma soprattutto per la partecipazione e coesione delle corali che hanno preso parte alla preghiera cantata per Dio.
Un evento che non risulta fine a se stesso, e che sta continuando a maturare risvolti positivi, all’interno della stessa comunità e di quelle limitrofe: in seguito alla manifestazione si è registrata una maggiore affluenza e impegno alle formazioni corali anche da parte delle realtà che non hanno potuto prendervi parte. A riguardo ricordiamo che il suddetto concerto andrà in onda prossima domenica 9 aprile alle ore 11:00 e in replica lunedì 10 aprile alle ore 18:00 su Esperia TV canale 15 del digitale terrestre.
L’orchestra di fiati “Franco Rizzo” di Mirto Crosia curante la parte musicale, è stata affiancata dalla diocesi di Rossano Cariati e da altre realtà extra-religiose. I 150 esecutori sono stati coordinati dal Maestro Giuseppe Fusaro. Ad alternarsi nella direzione sono stati i Maestri Salvatore Mazzei, Giuseppe Blefari e il direttore ospite della serata Mons. Marco Frisina. Un’occasione dunque di collaborazione e per reimparare a stare insieme, dopo – e per certi versi ancora durante – anni storicamente difficili, lanciando un messaggio di speranza attraverso una delle più alte forme d’arte quale la musica.
Il direttore artistico, Maestro Giuseppe Blefari, a soli 22 anni vanta già per la terza volta tale incarico. «Lavorare sulla formazione dei Cori – afferma lo stesso Blefari – può essere uno strumento di evangelizzazione, con un’attenzione specifica ai giovani i quali negli ultimi anni stanno dimostrando un interesse saltuario e asettico nei confronti della religione. Questa sarà la nostra prossima sfida». «Come docente – conclude – spero si possa divulgare altresì l’educazione musicale, attività che in coro e/o orchestra fonda in maniera ampia sul principio evangelico di solidarietà e cooperazione, che per non credenti può definirsi semplicemente come “umanità”. In questo caso ci ha dato anche opportunità di ritrovarci».
Virginia Diaco