CORIGLIANO ROSSANO. Duacustico nasce nel periodo del lockdown da una sperimentazione musicale: la chitarra acustica e la voce di Gianluca Chiarello si incontrano con la batteria di Antonio Campana.
Una formazione anomala – solitamente l’unione è di chitarra e basso o chitarra e tastiera – in un periodo storico difficile che non permetteva di esercitare l’arte in pubblico. Questo è il contesto in cui due musicisti paradossalmente si ritrovano e iniziano per svago quello che oggi è un duo consolidato. Dallo studio di registrazione di uno, si passa ai locali, con la chiusura del periodo buio; la matrice giocosa però resta e permette loro un notevole successo all’interno del territorio di Corigliano Rossano. Le serate infatti, non sono prestrutturate: c’è un lavoro di personalizzazione e reinterpretazione dei brani da parte di Chiarello, riarrangiamenti in chiave acustica dettati dal momento e permessi dalla padronanza della disciplina.
Per tale motivo Duacustico spazia su generi diversi – rock, pop, dance, piegati tutti allo stile degli artisti e alle richieste del pubblico – e abbraccia simultaneamente giovani e adulti. Le canzoni più richieste appartengono a Pino Daniele, Alex Britti, Joe Cocker e Sting. La musica dal vivo, sopravvissuta alla pandemia globale, potrebbe comunque morire: «La nostra città ha una tradizione musicale molto alta – afferma Gianluca Chiarello – ci sono diversi musicisti molto bravi, ma la qualità della proposta musicale dei locali, negli ultimi anni, è scesa; per un risparmio economico si predilige chi suona con le basi».
È innegabile che le ragioni di tale scelta siano riconducibili anche ad un fattore culturale: abituati a fruire della musica in maniera totalmente gratuita, scaricando canzoni anche in maniera legale ma senza costo, probabilmente si traduce in rapportarsi con poco rispetto verso chi la produce. A questi ultimi va restituita dignità se vogliamo che una delle esperienze comunicative più alte quali la musica live, venga salvata.
Virginia Diaco