Nel primo pomeriggio di ieri, alle ore 14:30 circa, i militari della Sezione Radiomobile sono interventi in questo viale Parco a seguito di una richiesta di aiuto, pervenuta alla Centrale Operativa tramite il numero d’emergenza 112, da parte di una signora che segnalava di aver subito un’aggressione a sfondo sessuale da uno sconosciuto.
I Carabinieri, giunti immediatamente sul luogo della segnalazione, dopo aver prestato il primo soccorso alla donna in stato di shock, si sono subito messi alla ricerca dell’autore della violenza che si era allontanato dalla zona prima dell’arrivo dalla pattuglia con i colori d’istituto.
La donna mentre stava passeggiando lungo Viale Parco per rientrare a casa, è stata afferrata da dietro dallo sconosciuto e palpeggiata nelle parti intime. Grazie alla pronta reazione della vittima che riusciva a mettere in fuga il malvivente, si è evitato che la violenza potesse degenerare ulteriormente.
La Centrale Operativa, in costante contatto telefonico con la parte offesa, ha indirizzato le pattuglie presenti sul territorio nella possibile via di fuga del malvivente, il quale veniva scovato e bloccato dai carabinieri, nel giro di alcuni minuti, nel seminterrato di un palazzo in stato di abbandono. Lo stesso, successivamente riconosciuto dalla signora quale responsabile delle violenza subita, è stato condotto presso gli uffici del Comando Provinciale di Cosenza, dove al termine degli accertamenti di rito veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto di iniziativa della p.g. e tradotto su disposizione della magistrato di turno esterno della Procura della Repubblica di Cosenza presso la Casa Circondariale di Cosenza.
Nel corso delle attività si presentava presso gli uffici del Comando Provinciale di Cosenza anche una seconda vittima di violenza, subita con le medesime modalità di aggressione. La ragazza era appena uscita da un supermercato nei pressi della Chiesa Cristo Re, allorquando veniva afferrata da dietro e palpeggiata nelle parti intime. Anche in questo caso la reazione della donna aveva messo in fuga il malvivente. In sede di denuncia, sottoposta ad individuazione fotografica, la stessa riconosceva l’aggressore nel 50enne bulgaro che intanto era già stato condotto presso la Casa Circondariale di Cosenza.
Sono in corso ulteriori attività volte ad individuare possibili altre vittime da parte del fermato, il quale ha inteso non rilasciare alcuna dichiarazione a sua discolpa.
Eventuali altre vittime che si riconoscono in tali condotte criminali, possono rivolgersi al Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza o in qualsiasi altra Stazione dell’Arma, ove sarà presente un militare specializzato nella trattazione dei reati di violenza di genere (Cosenza).