È quanto ha annunciato il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso della riunione in videoconferenza, che si è svolta questa mattina, con i rappresentanti regionali di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Confapi, Casartigiani e Ascoa. La delibera in questione sarà approvata nel corso della prossima seduta della Giunta regionale, in programma per lunedì 1 febbraio.
L’INCONTRO
Durante l’incontro, dopo aver più volte ribadito l’importanza della formazione, anche tecnologica, per le imprese artigiane e gli operatori commerciali, il presidente Spirlì ha sottolineato la necessità di supportare economicamente tutte quelle imprese interessate dalle chiusure disposte dal Governo nazionale.
«In Conferenza Stato-Regioni – ha ricordato – ho più volte ribadito che i ristori devono essere sostituiti da veri e propri risarcimenti danni. Solo così si possono prevedere interventi dignitosi e davvero efficaci a favore di commercianti e artigiani. Noi dobbiamo tenere sotto osservazione soprattutto le piccole imprese, perché sono quelle che rischiano di cadere nella rete di usurai e profittatori. Non possiamo permetterlo. Anche in qualità di assessore alla Legalità, sto lavorando per cercare di capire come farlo».
«Mi piacerebbe – ha detto ancora Spirlì rivolto ai delegati delle sigle di categoria – riuscire a creare una rete che ci consenta un affiancamento e un monitoraggio continui. Non c’è stata una sola riunione della Stato-Regioni in cui non abbia sottolineato le urgenze di un territorio, il nostro, in cui le aziende sono perlopiù a conduzione familiare. Ed è chiaro che, quando fallisce un’impresa, rischia di fallire la famiglia che le sta dietro. Abbiamo, dunque, la necessità di fare rete per la difesa di queste realtà economiche, soprattutto nei prossimi mesi, perché, qualora dovesse continuare questa questa politica delle punizioni a pioggia, finiremo presto non sull’orlo del baratro, ma proprio nell’abisso».
LE CHIUSURE
«Le chiusure attuate fino a oggi – ha aggiunto il presidente – sono poco intelligenti perché chiudono le attività degli adulti, cioè di quelli che sanno controllarsi, e lasciano aperte quelle dei più giovani. Arriviamo così al paradosso di genitori tappati in casa e impossibilitati ad alzare le serrande delle loro attività, mentre i ragazzini escono da casa e partecipano a una lunga serie di attività in luoghi di assembramento».
PIATTAFORME PER LE IMPRESE
Spirlì ha anche garantito che presto partirà la piattaforma per le aziende calabresi: «Dobbiamo fornire uno strumento di presentazione per le nostre imprese e i loro prodotti. Sarà un onore ma anche un dovere per la Regione Calabria, perché siamo noi a dover aprire le porte di questa terra al mondo». Quanto alle chiusure controllate, il presidente si è detto favorevole alle vendite per appuntamento, anche se, finora, «il Governo non ha voluto accogliere questa proposta».
SCUOLE
Spirlì ha dedicato un passaggio anche alla situazione delle scuole. «Sono ben contento – ha detto – di aver tenuto gli istituti superiori chiusi fino al 31 gennaio, ma in queste ore sto lavorando a una ordinanza che permetterà ai genitori, grazie alla didattica differenziata, di decidere se mandare o meno i loro figli a scuola in presenza». «Questa forma di prudenza – ha sottolineato ancora – ci ha permesso di passare dalla zona rossa alla zona gialla che sarà ufficializzata oggi, perché siamo allo 0,7 di Rt. Il 24% di contagi in più determinato dalle scuole aperte, così come spiegato da illustri infettivologi, è una percentuale reale. Noi non vogliamo fermare la scuola e la didattica, ma permettiamo ai ragazzi di studiare avvalendosi di tutti quegli strumenti tecnologici che fanno parte della loro quotidianità».
IL RECOVERY FUND
Particolare attenzione è stata riservata anche al Recovery fund e alle risorse economiche destinate alla Calabria. «A quello stesso Governo che ha cancellato tutti gli interventi a favore di questa regione – ha affermato Spirlì –, fino alla fine ho ricordato che qui sono indispensabili interventi strategici, non per la sola Calabria, ma per l’Europa. Penso alla digitalizzazione o al porto di Gioia Tauro, il più importante del Mediterraneo; al raddoppio ferroviario Reggio-Bari; all’alta velocità e al ponte sullo Stretto, che non avvicinerebbe solo due città del Sud, ma rappresenterebbe l’unione dell’Europa con la sua punta più estrema, la Sicilia».
«Tutte queste opere – ha rimarcato il presidente della Giunta – o si fanno ora o non si faranno mai più. Per quanto mi riguarda, assicuro che continueremo a essere rumorosi per rivendicarle. Non urleremo per il gusto di farlo, ma perché vogliamo che le cose siano fatte. Anche per questo ci siamo uniti agli altri presidenti del Sud per difendere le quote del Recovery per il Mezzogiorno» (Comunicato stampa).